Fertility day, i 7 migliori Paesi in cui trasferirsi per crescere i propri figli

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Il fertility day ha scatenato il dissenso tra le donne e non soltanto tra quelle che non possono avere figli o hanno difficoltà nel procreare. La campagna di comunicazione ministeriale ha fatto rinverdire le rivendicazioni femministe a suon di incitazioni alla libertà di fare di fare figli ma anche al diritto sacrosanto di non farne.

Il fertility day avrebbe dovuto celebrare il prestigio della maternità ma ha scatenato un vespaio di polemiche che probabilmente sono legate anche alla disattenzione riservata negli ultimi due anni al piano per la fertilità del Governo. Il fatto è che al di là del “prestigioso” titolo di mamma e papà che un uomo e una donna possono ottenere, poi i figli bisogna anche crescerli e mantenerli. Visto che molte promesse del piano per la fertilità sono state disattese e di potenziamento degli asili nido e di sussidi sostanziosi alle famiglie non si vede nemmeno l’ombra, forse è il caso di progettare non soltanto “un bambino” ma anche il trasferimento all’estero. Molti sono i paesi in cui le famiglie e i bambini sono tutelati: qui una lista dei Paesi in cui vien voglia di diventare mamma all’estero:

Germania

Sulla base del premio assicurativo pagato e quindi dello stipendio percepito, la mamma ha comunque tutto quello di cui necessita, dall’ostetrica a casa fino al sussidio di maternità (calcolato sul reddito), al sussidio in denaro per il bambino (circa 180 euro al mese) e agli sgravi fiscali per il papà. Non mancano i sostegni per le donne che tornano al lavoro presto tra asili nido e tagesmutter. Gli asili sono per metà a carico del Comune e dello Stato.

COME DIVENTARE MAMMA ALL’ESTERO, IN GERMANIA CON SUSSIDI E PARCHI ATTREZZATI

Francia

Bonus di 180 euro al mese a bambino fino a 3 anni; complemento di stipendio di 200 euro al mese per 6 mesi (dimostrando che il lavoro part-time è stato scelto per seguire l’educazione e la crescita dei bambini) per il primo figlio; per il secondo figlio questo bonus dura 3 anni; allocazione famigliare, offerta a tutti, di 130 euro al mese fino alla maggiore età del bambino (l’importo aumenta all’aumentare dei figli); 900 euro una tantum alla nascita del bambino per le cosiddette spese vive (acquisto di materiali per il neonato). In Francia si ottiene soprattutto il sostegno economico, che non guasta mai!

COME DIVENTARE MAMMA ALL’ESTERO, I SOSTEGNI OFFERTI IN FRANCIA

Giappone

Abbiamo intervistato una mamma italiana che vive in Giappone scoprendo che in questo Paese lo Stato ti “regala” 4000 euro come bonus bebé e poi 100 euro al mese fino quasi all’età di 14 anni. Non si usano le baby sitter, come in Germania ma la mamma non è sola perché ci sono le mamatomo, le amiche mamme. Sostegni al bambino, dunque e alla genitorialità.

COME DIVENTARE MAMMA ALL’ESTERO, IL GIAPPONE TRA LAVORO E MAMATOMO

Finlandia

In questo paese alla mamma è offerto un Kit con tutto il necessario per i primi mesi di vita del bambino. Un sussidio, questo, che è in piedi dal 1938. Nel kit ci sono vestiti, sacco a pelo, tutine e lenzuola ma anche un libro e una scatola da montare e usare come lettino. Per le donne residenti in Finlandia sono previsti anche numerosi assegni economici da sfruttare fino a che il bambino ha un anno: si va dai 90 ai 172 euro al mese. Oltre ovviamente all’indennità di maternità.

COME DIVENTARE MAMMA ALL’ESTERO, LA FINLANDIA IL PAESE DOVE SI VIVE MEGLIO

Austria

Il sussidio di maternità ha quattro varianti e sta alla mamma scegliere l’opzione che ritiene più favorevole. Si può ottenere un sussidio fino ai 3 anni del bambino. Inoltre si può avere il Kinderbetreungsgeld che è un sussidio di circa 1000 euro all’anno per il bambino fino al raggiungimento della maggiore età. La richiesta è semplice da fare ma bisogna produrre un buon numero di documenti, da quelli forniti dall’ospedale a quelli rilasciati dal comune.

COME DIVENTARE MAMMA ALL’ESTERO, IN AUSTRIA GLI AIUTI ECONOMICI MAGGIORI

Svizzera

Indipendentemente dal reddito, ogni famiglia percepisce 300 franchi al mese per ogni bambino. La scuola materna, dai tre anni in su, è gratuita ma anche prima i bambini possono andare nei asili nido statali la cui quota d’iscrizione è in parte sovvenzionata dall’autorità cantonale e per una parte pagata in base al reddito. I prezzi dell’istruzione sono bassi, possiamo definirli simboli ma molto interessante resta anche lo slancio verso l’integrazione: a tutte le mamme straniere sono offerti a prezzi irrisori, dei corsi di lingua. Insomma, con un bambino si diventa svizzeri a tutti gli effetti!

COME DIVENTARE MAMMA ALL’ESTERO, IN SVIZZERA TRA TUTELE E INTEGRAZIONE

Svezia

In Svezia i sussidi economici non sono tantissimi ma il sostegno alla famiglia è prioritario tanto che si dice che lo Stato aiuti mamma e papà a prendersi cura in prima persona dei loro bambini, garantendo 480 giorni di congedo. In più lo Stato suggerisce alle mamme di dividersi i giorni di congedo con il papà, così da tutelare il bambino ma soprattutto la famiglia.

COME DIVENTARE MAMMA ALL’ESTERO, IN SVEZIA 480 GIORNI DI CONGEDO

Insomma, fertility day a parte, quali sarebbero i veri “sostegni” da introdurre nel nostro Paese per convincere le donne a diventare mamme?

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