Lavoratrici autonome, più tutele sulla maternità

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È tempo di rendersi conto che la vita economica del Paese sta cambiando e presto ci saranno delle grandi novità anche per le lavoratrici autonome. Non si parla soltanto di tempi di pagamento più brevi e della detraibilità di alcune spese, che valgono anche per gli uomini, ma delle novità legate al tempo della maternità. 

Imprenditrici, artigiane e commercianti sono escluse dalle novità in questione che interessano invece freelance, partite Iva e professioniste che lavorano da autonome. Nel mercato sono sempre più numerose e finalmente anche il Governo sembra accorgersene con il Jobs Act delle professioni. I capisaldi della rivoluzione in corso sono la detraibilità di alcune nuove spese e la certezza dei pagamenti. Nella lunga trafila burocratica si pensa di arrivare ad un OK definitivo già a metà del 2016.

Il trattamento di maternità

Trascurando le novità che riguardano tutti i professionisti, andiamoci ad occupare esclusivamente del trattamento di maternità. Il periodo in questione è stato definito dall’INPS e dura 5 mesi. Riguarda le lavoratrici dipendenti e anche quelle iscritte alla Gestione Separata. Le donne che decidano di avvalersi della cosiddetta maternità obbligatoria oggi devono astenersi dal lavoro. Le commercianti e le artigiane, invece, possono continuare a lavorare. A tutte queste donne, quando diventano mamme, è riconosciuto per 5 mesi un assegno di maternità pari all’80% del reddito mensile dichiarato. Cosa cambierà?

Quando il decreto diventerà legge anche le altre lavoratrici freelance e le autonome potranno continuare a lavorare e percepire al tempo stesso l’assegno di maternità. Capita infatti che molte donne costrette ad astenersi dal lavoro, proprio per via della natura “imprenditoriale” della loro prestazione d’opera, si siano ritrovate con l’assegno in tasca ma con molte commesse perse in 5 mesi di forzata astensione lavorativa. In questo modo tutte le donne che diventano mamme potranno gestire al meglio il periodo della maternità coniugando in modo reale tempo del lavoro e tempo della famiglia.

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