Bonus bebè e bonus mamme, 8 punti per spiegarveli

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Avere un secondo o un terzo bambino, per una coppia, è una scelta importante. Al giorno d’oggi si potrebbe quasi dire che si tratta di una scelta coraggiosa visto che a livello economico e sociale non ci sono le rassicurazioni giuste che convincono mamma e papà sulla bontà dell’investimento nella moltiplicazione dell’amore famigliare. Il bonus bebè ha dato qualche speranza e noi ne abbiamo parlato. 

Il bonus bebè, dal suo annuncio in televisione, alla definizione normativa all’interno della legge di Stabilità, è cambiato parecchio. Sono stati modificati i criteri di accesso ed è stato fatto ordine sui sussidi che saranno validi nel 2015. Noi ne abbiamo parlato dall’inizio ed ecco gli 8 post più utili rispetto alla scelta di avere un altro bambino e rispetto alla possibilità di accedere ad un sussidio economico.

Secondo figlio, quando e come poterlo fare?

Dopo il primo figlio i pareri di mamma e papà possono divergere riguardo il desiderio di ampliare la famiglia. Insomma, per il secondo figlio, a volte, c’è da discutere. Come capire se si è al completo o c’è spazio per un altro cucciolo? Trovate qui un post che vi aiuta a fare le giuste valutazioni:

> SECONDO FIGLIO, IDEE PER CAPIRE SE LA COPPIA È PRONTA

La mamma tra lavoro, asilo e baby sitter, chi l’aiuta?

Il bonus servizi per l’infanzia è stato istituito nel 2012 in via sperimentale per un triennio, per cui sarà attivo anche nel 2015. Contribuisce alle spese che le mamme sostengono per il pagamento di un asilo o di una baby sitter. Ecco a chi è riservato questo sussidio:

ISTRUZIONI PER IL BONUS SERVIZI PER L’INFANZIA E PER LE MAMME LAVORATRICI

I sussidi per le mamme con tanti figli e poco reddito

Un altro sussidio per le famiglie, inserito nella legge di Stabilità è un bonus da 1000 euro per le donne che diventeranno mamme nel 2015 e che rispettano i requisiti indicati dalla normativa quanto a composizione del nucleo famigliare e reddito. Scopri se hai i requisiti per fare questa richiesta pensata per le donne con 4 figli e un reddito ISEE inferiore a 8500 euro.

BONUS 1000 EURO PER LE NEOMAMME

Ma come funzionano i bonus per le famiglie?

In Italia le donne che hanno un bambino possono ottenere il bonus bebé se lavorano, oppure hanno diritto all’assegno di maternità dei comuni se sono disoccupate. Il premier Renzi, però, ha promesso e poi inserito nella legge di Stabilità, un bonus di 80 euro per le neomamme. Un riepilogo di tutte le misure e un approfondimento sul bonus bebè per mamme disoccupate:

> BONUS BEBÈ, BONUS MATERNITÀ DEI COMUNI, BONUS 80 EURO PER LE NEOMAMME, COME FUNZIONANO?

> BONUS BEBÈ PER MAMME DISOCCUPATE, IN COSA CONSISTE?

I bonus bebè 2014 e 2015, facciamo chiarezza

Quindi, tanto per fare chiarezza, il prossimo anno saranno in vigore due bonus bebè, quello 2015 che potremmo associare al nome del premier e quello istituito nel 2014 legato al nome della Fornero. Per capire quale dei due sia più adatto alla vostra situazione, ecco un riassunto per punti del bonus bebè 2014 e del bonus bebè 2015:

BONUS BEBÈ 2014, COME FUNZIONA E COME RICHIEDERLO

> COME FUNZIONA IL BONUS BEBÈ 2015

Ma davvero sono sostegni studiati soltanto per i redditi più bassi?

Il nuovo bonus bebè da 80 euro promesso dal governo Renzi sarà limitato alle famiglie poverissime oppure in condizioni di povertà assoluta. Dopo i primi annunci, arrivano i chiarimenti dell’Esecutivo che ha stabilito criteri di reddito e altri paletti ma non sono poi così stringenti. Si sa che un bambino che nasca o sia adottato dal primo gennaio 2015 al 31 dicembre 2017 avrà diritto ad un bonus di 80 euro al mese per tre anni, il che vuol dire 960 euro all’anno. La somma però, può anche raddoppiare. Ecco qualche delucidazione a riguardo.

BONUS BEBÈ 80 EURO SOLTANTO AI REDDITI PIÙ BASSI

 

Photo Credits | Diego Cervo / Shutterstock.com

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