Parto cesareo, da demonizzare o da difendere?

shutterstock_285782207

Il parto cesareo, secondo un nuovo articolo pubblicato sulla rivista New Scientist, non deve essere demonizzato ma va promosso tra le donne che in virtù dell’informazione sul parto devono avere la possibilità di scegliere tra quello naturale e quello cesareo. Siete d’accordo?

In Europa ma anche in Italia si stanno riscoprendo tutti i vantaggi del parto naturale, in primis la possibilità per la donna che dà alla luce un bambino senza andare sotto i ferri, di riprendersi più velocemente. Scontato, si potrebbe dire, visto che il parto cesareo è pur sempre un’operazione.

Eppure questo sistema non deve essere demonizzato e non dovrebbe essere utilizzato soltanto in casi di estrema necessità o urgenza. Clare Wilson, sulla rivista di divulgazione scientifica New Scientist dice che la donna deve avere la possibilità di scegliere il parto cesareo anche per motivi non strettamente medici. Una scelta della quale tutte dovrebbero essere opportunamente informate esattamente come accade per altre terapie ed operazioni.

Una posizione contrapposta a quella dell’UE che con il progetto Optobirth vuole incentivare il parto naturale presentando tutti i rischi dei cesarei. Di default, ogni documento o linea guida scientifica si sofferma sui benefici del parto vaginale e sulle conseguenze negative del cesareo, quasi a dire che la donna che sceglie il cesareo anche soltanto per paura del dolore, lo fa soltanto per pigrizia.

Secondo la Wilson il parto cesareo, invece, deve esse trattato come un’alternativa, deve essere analizzato puntualmente nei rischi ma devono anche esserne presentati i vantaggi per la donna, sia che si tratti di una gravidanza a rischio sia che l’attesa sia stata regolare.

A sostegno della sua tesi Clare Wilson cita una ricerca sviluppata in Svezia dove si dimostra che a distanza di 20 anni da parto, il 40% delle donne che ha effettuato il parto vaginale soffre d’incontinenza contro il 29% delle donne che ha partorito con taglio cesareo.

Photo Credits | Patryk Kosmider / Shutterstock.com

Lascia un commento