Nozze gay, organizzarle all’estero?

coppia di spose mostra le fedi

In Italia non è possibile sposarsi per due persone dello stesso sesso. Vi trovate quindi nella condizione di trovarvi davanti ad un dilemma che prima o poi tocca a tutti coloro ai quali non vengono riconosciuti pari diritti: attendere o sposarsi all’estero per poi provvedere ad una eventuale registrazione del matrimonio?

Purtroppo nel nostro paese questa è una condizione decisamente diffusa: lo Stato non tutela i cittadini discriminandoli per via della loro sessualità e il matrimonio civile, nonostante le tante promesse, è ancora una chimera lontana. Davanti ad una tale situazione i percorsi da seguire sono due: accontentarsi di una convivenza anche se si vorrebbe qualcosa di più o al contrario organizzarsi per un matrimonio all’estero. Inghilterra, Spagna: sono queste di solito le mete più ambite in tal senso. E in qualche modo quelle anche economicamente alla portata di tutti. Tutto è capire se volere un matrimonio in pompa magna, per il quale si necessita di una certa organizzazione e non solo di tipo burocratico, o se si preferisce tenere tutto ai “minimi termini” per poi officiare una cerimonia nel proprio paese anche se priva di valore legale.

Molti sindaci hanno iniziato a registrare i matrimoni gay contratti all’estero, riconoscendo le unioni. La strada è ancora in salita da questo punto di vista ed è innegabile, ma questo non significa che si debba rinunciare al proprio grande giorno ed al significato correlato ad esso. Quindi parlatene con la vostra compagna e saggiate il terreno per comprendere quali siano i vostri veri desideri.

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