Una modella con l’hijab posa per H&M

modella con l’hijab H&M

È sulla bocca di tutti la notizia della prima modella con l’hijab che compare nell’ultimo spot di H&M dedicato al ririclaggio dei vestiti. Si intitola Close the Loop e tra gli altri protagonisti della campagna pubblicitaria un po’ provocatoria compare la modella Mariah Idrissi, londinese ventitreenne con origini pakistane e marocchine.

Si tratta della prima modella ad indossare il velo della tradizione religiosa islamica in un video girato da H&M per invitare le persone a sottolineare la diversità, nella vita quotidiana come nella moda.

Nello spot compaiono anche altri personaggi di ogni angolo del mondo, inclusa qualche minoranza, e tutti esibiscono fieramente la propria diversità, le proprie preferenze personali, la propria appartenenza ad uno stile o la scelta di rinnegarli tutti.

Eppure a colpire l’immaginario collettivo è solo Mariah, perché non si era ancora vista in Occidente una donna islamica posare per una campagna pubblicitaria e indossare l’hijab sulla scena con tanta nonchalance e uno stile tanto fresco e moderno. D’altronde la modella interpreta se stessa e in quanto tale indossa il velo che ha deciso di portare dall’età di 17 anni come simbolo della sua fede religiosa. Lo indossa sempre, anche nelle sue foto personali pubblicate su Instagram.

Dietro l’entusiasmo per questa accoglienza gioiosa della diversità nel grande alveo del mainstream, tuttavia, ci sono anche motivazioni diverse, come quelle economiche. Con questa mossa il colosso svedese mira non solo a lanciare un messaggio positivo relativamente alla libertà di ciascuno di esprimersi come meglio crede. Lo scopo non troppo recondito, nascosto dietro i buoni sentimenti, è assicurarsi una nuova e ricca fetta di mercato. Le donne musulmane, secondo stime approssimative ma significative, entro il 2019 spenderanno la ragguardevole cifra di 430 miliardi di euro nell’abbigliamento e negli accessori.

Ma non si commetta l’errore di pensare che Mariah sia stata strumentalizzata, ha accettato con gioia l’idea di posare per questa campagna pubblicitaria spiegando che indossare l’hijab non significa né nascondersi né vivere una vita di oppressione ma solo fare una scelta personale. Commenta le critiche ricevute spiegando:

“Le persone hanno detto ‘Ma se indossare l’hijab ha a che fare con la modestia, come mai posa davanti a un obiettivo?’ Ma perché non dovrei, se sono decentemente coperta? Non hai bisogno di essere nuda per apparire bella. Non limiti la tua personalità indossando un foulard.”

E ammette non solo di acquistare nelle catene del low cost occidentale e di vivere benissimo nella sua città, una Londra multiculturale piena di stimoli e di mode, ma anche di seguire con piacere le cosiddette Hijabis, un gruppo di blogger internazionali che indossano il velo e non rinunciano alla moda e allo stile.

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