Le donne iraniane senza velo su Facebook

donne iraniane senza velo su Facebook

È in corso una pacifica invasione, sono le donne iraniane senza velo su Facebook: mostrano i capelli ribellandosi ad una legge che impone loro di coprire il capo sin da 1983. Secondo il Codice Penale della Repubblica Islamica dell’Iran tutte le donne in pubblico devono indossare l’hijab o sono passibili di pene che vanno dai 10 giorni ai 2 mesi di reclusione o a sanzioni pecuniarie. Nel 2014 solamente oltre 3.5 milioni di donne hanno subito avvertimenti o l’arresto per via di un abbigliamento ritenuto inappropriato secondo la morale. Oggi le donne iniziano a dire basta.

Lo fanno servendosi della Rete, un potente mezzo a disposizione dei messaggi di gruppi di attivisti che vogliono sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale sulle tematiche che stanno loro a cuore. In questo caso l’onda lunga sul web è stata iniziata dalla giornalista iraniana Masi Alinejad che ha creato il gruppo su Facebook dal titolo My Stealthy Freedom. Lo scopo è quello di incoraggare le donne a pubblicare immagini di se stesse con i capelli scoperti.

Indossare l’hijab, dicono con forza le donne, deve essere una scelta e non un’imposizione sancita da una legge che prevede pene così severe. La libertà delle donne è ancora fortemente in discussione in paesi come l’Iran e questa battaglia lo dimostra.

La pagina Facebook ha raggiunto più di 840.000 like nel giro di pochi giorni dimostrando che il mondo del web è sempre pronto a schierarsi con forza a favore della libera scelta. Dal canto loro le donne iraniane coinvolte nell’acceso dibattito spiegano che non si tratta di una questione semplice da risolvere. Molte donne infatti vogliono indossare l’hijab, pensano sia giusto e lo accettano di buon grado, considerandolo un simbolo di identità religiosa. Dovrebbe però rimanere una scelta personale e non un obbligo di legge.

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