Mamma finge l’aborto per regalare la figlia

steven-ret

Una mamma che finge di abortire per regalare la figlia ad un amico è assolutamente da condannare, non c’è dubbio ma tutta questa vicenda apre una serie di discussioni che adesso proviamo a portare in primo piano sfruttando questa notizia di cronaca. 

Il Daily Record racconta questa storia agghiacciante con tanto di foto dei protagonisti e dettagli dell’accaduto. Per chi non avesse la fantasia e la voglia di leggersi la storia in inglese, la riepiloghiamo brevemente.

La storia di Vikki Gilmore, Steven Nord e Chris Yates

Le persone coinvolte sono tre: Vikki Gilmore, la mamma della bambina, Steven Nord, ex marito di Vikki e poi anche Chris Yates, amico gay di Vikki. Quando Vikki e Steven si sono separati, lei aspettava un bambino e insieme avevano deciso che Vikki avrebbe abortito, vista la fine della loro storia.

In realtà lei non ha mai rinunciato alla bambina, Brooke e l’ha data alla luce registrando Chris Yates come suo padre. Hanno inventato una storia molto complessa, spiegando che Vikki aveva affittato il suo utero a Chris. E così hanno truffato tutti, dagli assistenti sociali alle ostetriche.

Steven, ritenendo di essere stato derubato della paternità, ha denunciato la coppia e la polizia, indagando sull’affare, ha scoperto che in realtà Vikki aveva finto l’aborto per poter vendere la bambina al suo amico gay. Venderla, tra l’altro, ad un prezzo, ancora da verificare tra le 100 e le 300 £.

I temi della discussione

Rispetto a questa storia si aprono numerose discussioni. La prima legata alla scelta di avere e poi di tenere un bambino nato da una relazione più o meno lunga e coinvolgente.

Si potrebbe parlare anche della scelta di dare il proprio utero in affitto ad una famiglia o ad un single omosessuale.

Si potrebbe parlare inoltre delle pratiche di adozione e delle limitazioni imposte dagli stati, nonché dell’essere mamme e papà in modo consapevole e responsabile.

Cosa pensate di questa storia e quale tema dovrebbe essere approfondito a riguardo?

Lascia un commento