Aborto clandestino, aumenta fino a 200 volte la multa, è polemica

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Monta la polemica, scoppia l’allarme ma in realtà non è successo niente di speciale. Almeno sulla carta. È passata infatti una norma – i giornali dicono “senza che nessuno se ne accorgesse” – relativa all’aumento della multa per l’aborto clandestino. Proviamo a capire cosa è successo. 

La norma sulla maxi sanzione contro l’aborto clandestino

Il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha ottenuto l’approvazione in Consiglio di una norma che introduce una maxi sanzione per l’aborto clandestino. Una donna che voglia effettuare l’interruzione volontaria della gravidanza ma voglia farlo non nei termini stabiliti dalla legge 194 e non nelle strutture idonee, sarà d’ora in poi sanzionata in modo “esagerato”. Se in precedenza la multa era di 50 euro, adesso c’è stata l’impennata della sanzione fino a 5-10 mila euro.

La polemica raccolta intorno all’hashtag #ObiettiamoLaSanzione

Un gruppo di donne – femministe, giornaliste e blogger, si è accorta dell’aumento della sanzione e ha lanciato in rete la protesta intorno all’hashtag #ObiettiamoLaSanzione. Lo scopo della protesta è arrivare alle orecchie del premier e del ministro della Salute affinché s’interroghino sulla legge 194 e sulle percentuali legate all’obiezione di coscienza dei medici.

Il problema vero qual è?

L’aumento della sanzione – riferito all’aborto clandestino – tutto sommato non è un problema. L’aborto clandestino resta un reato e l’aumento della sanzione potrebbe anche indicare che si tiene in molta considerazione la salute di una donna che per l’aborto sono anche disposte a rivolgersi a strutture non sicure che effettuano l’interruzione della gravidanza con metodi pericolosi o poco ortodossi.

Il problema reale potrebbe essere invece nell’obiezione di coscienza dei medici che nel 70 o anche nel 90 per cento dei casi si rifiutano di applicare l’interruzione volontaria della gravidanza anche se l’aborto entro i termini indicati, è previsto per legge.

In poche parole l’obiezione di coscienza rende inapplicabile la legge 194 e su questo punto occorre una riflessione profonda. Poi l’aborto clandestino resta un reato anche qualora il numero degli obiettori diminuisca. Disincentivare il ricorso al sottobosco paramedico con multe ingenti dovrebbe essere considerato provvidenziale per le donne che rischiano la vita per ottenere l’aborto a tutti i costi. Voi che ne pensate?

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