El Salvador, abortire è reato: chiesta scarcerazione per 17 donne

Las 17

Si chiamano “Las 17“, sono delle donne finite in carcere con delle condanne che arrivano fino a 30 anni e la loro colpa è quella di aver abortito.

El Salvador vieta l’aborto, per qualsiasi motivo, e per chi lo pratica c’è una pena da scontare e una condanna non solo per aborto ma anche per omicidio. Nell’ultimo anno è diventato emblematico il caso della giovane Beatriz, una donna di 22 anni alla venticinquesima settimana di gravidanza e affetta da lupus eritematoso sistemico, costretta a partorire anche se avrebbe rischiato di morire. Beatriz infatti era incinta di tredici settimane quando ha scoperto di portare in grembo un feto anencefalico, ovvero senza il cervello o una parte di esso. Così ha richiesto l’aborto terapeutico, solitamente usato in casi limite, soprattutto quando la vita della donna è a rischio. Ma anche l’aborto terapeutico è illegale a El Salvador, così Beatriz è stata costretta (dalla Corte Suprema) a dare alla luce il bambino, con la sola possibilità di fare ricorso al cesareo in caso di complicazioni e pur sapendo che il figlio avrebbe avuto la possibilità di sopravvivere solo per poche ore. Il figlio di Beatriz è morto cinque ore dopo il parto.

Quella di Beatriz è una storia che ha fatto il giro del mondo, ma ci sono molte altre donne che sono finite in carcere a causa dell’aborto. Mentre ancora si discute dell’eticità della cosa, ci sono delle donne che scontano pene fino a 30 anni, basti pensare che sono tra il 2000 e il 2011 ben 129 di loro sono state indagate per reati connessi all’aborto, 23 sono state condannate per questo motivo ed altre 26 per omicidio.

L’aborto è reato anche se avviene in maniera spontanea e sappiamo quanto spesso accada, ma è inutile tentare di dimostrarlo. Esistono un sito ed una pagina Facebook interamente dedicati al caso de “Las 17“, che richiedono la scarcerazione delle donne condannate.

Anche se è finito sotto gli occhi di tutti, il caso divide ancora l’opinione pubblica tra chi è favorevole e chi è contrario, per questioni etiche, politiche o religiose. Ma forse il caso di El Salvador è fin troppo estremista, non prevede eccezioni nè libertà di scelta e, peggio ancora, mette costantemente a rischio la vita di giovani donne e future madri.

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