Fabrizio Corona: “Chiederò la grazia per rivedere mio figlio”

Fabrizio corona

E’ un’intervista (epistolare) esclusiva quella rilasciata da Fabrizio Corona a “Virus – Il contagio delle idee” andato in onda su Rai 2.

L’ex re dei paparazzi continua a combattere ogni giorno contro la depressione, rinchiuso in una cella in carcere mentre fuori si sono mobilitate migliaia di persone per chiedere la grazia. Fabrizio Corona ha commesso dei reati ma tutti hanno sempre sostenuto che la sua condanna fosse spropositata e ora questa situazione lo sta logorando, le sue ultime parole non sono delle più rassicuranti. Quello che parla è un uomo depresso, che ha capito i suoi sbagli ma vorrebbe avere un’altra opportunità:

Oggi non sto più bene, non ce la faccio più, non riesco a star su, sono crollato. All’inizio cercavo di fare ogni cosa possibile, ho aperto un portale per detenuti, un sito web delle carceri, portavo il vitto ai detenuti, ma ormai niente, niente di tutto ciò, non esco più dalla cella, non vado all’ora d’aria da 3 mesi, nemmeno più in palestra, sono molto dimagrito, la rabbia è diventata dolore, la voglia di fare è diventata riflessione, la voglia di combattere è diventata ricerca di giustizia. Leggo, scrivo e penso di continuo. Sa che significa stare 24 ore al giorno chiuso in una cella di tre metri quadrati con un’altra persona? Nemmeno dalla finestra si vede niente, la grata è troppo fitta. Mentre la tv parla di un mondo che cambia sempre più veloce e che io già non conosco più. E’ cambiato tutto.

Fabrizio Corona non ha paura di ammettere la sua condizione attuale, che non era un segreto già da diverso tempo, anche la madre Gabriella Corona aveva denunciato le condizioni del figlio:

Sto male. Non mi vergogno a dirlo. Non ho più paura di far sapere chi sono veramente. Il carcere mi sta mangiando vivo.

Detenuto nel carcere di massima sicurezza di Opera, Corona vuole solo che la sua sia una giusta condanna, ammette gli errori commessi in passato e rivela di essere una persona nuova, oggi. Tutto quello che vorrebbe adesso è l’affidamento terapeutico e la possibilità di rivedere il figlio:

Chiederò la grazia. Solo per rivedere mio figlio. Ma la chiederò. Io non voglio scappare dalla mia pena, io non voglio farla franca, io voglio scontare e pagare la mia condanna. Chiedo solo aiuto per poter superare quel tecnicismo giuridico della mia condanna di Torino, quella di Trezeguet, che essendo qualificata come estorsione aggravata, impedisce al tribunale di sorveglianza di potermi concedere, come già hanno richiesto gli operatori sanitari del mio carcere, l’affidamento terapeutico e poter così proseguire quel percorso di cura e di grande evoluzione di cui oggi ho fortemente bisogno. Non chiedo impunità. Chiedo di poter scontare quello che ho fatto senza essere paragonato ad un mafioso.

Photo Credits | Facebook

Lascia un commento