Italia, settimo paese al mondo per interventi di chirurgia e medicina estetica

interventiChirurgia estetica mon amour: in Italia è boom di ritocchi e ritocchini tanto da piazzarsi al settimo posto nella classifica mondiale di Paesi per numero di interventi di chirurgia e medicina estetica. Qualche numero? Solo nel 2013 si sono registrati 192.576 interventi, pari all’1.6% del totale a livello mondiale secondo i dati di un sondaggio condotto dalla International society of aesthetic plastic surgery (Isaps), la più importante associazione mondiale di chirurghi plastici estetici, circa l’incidenza di trattamenti chirurgici e non chirurgici effettuati nel corso dell’ultimo anno. 

Insomma il richiamo dell’intervento all’inseguimento della bellezza e della perfezione estetica sembra essere davvero un canto delle sirene ormai anche in Italia anche se al primo posto del ritocchino continuano a mantenersi stabilmente Stati Uniti con un totale di 3.996.631 interventi pari al 17% del totale, seguita a una distanza ragionevole dal Brasile (con 2.141.257 di interventi pari al 9,1%) e dal Messico (con 884.353 numero di interventi pari allo 3.8%).

Ma che cosa chiedono esattamente le donne? In primis ricorrono all’intervento di chirurgia estetica per l’aumento del seno (pari a 1.773.584 delle richieste), poi per la liposuzione (con 1.614.031 interventi), la blefaroplastica per ringiovanire gli occhi (con 1.379263 interventi), il lipofilling (trapianto di grasso autologo pari a 1.053.890), la rinoplastica al naso (con 954.423 richieste).

Anche in Italia gli interventi richiesti risultano essere nello stesso ordine a conferma che le donne sono davvero disposte a tutto anche se qualcuna, e in netta controtendenza, sembra aver detto no alla depilazione. 

E per quanto riguarda la meno invasiva medicina estetica? La tossina botulinica, vale a dire il botox, continua ad essere l’intervento più praticato a livello mondiale (con 5.145.189 richieste),  seguito dai filler e riassorbibili (fermi a 3.089.686). Le italiane invece segnano una rotta di inversione e sembrano preferire l’acido ialuronico seguito dal botox che continua a registrare una sorta di diffidenza spesso ancora legata a informazioni scientifiche di carattere poco chiaro come sottolineato da Pierfrancesco Cirillo, segretario di Aicpe. Di certo i risultati del sondaggio sono alquanto deludenti visto e considerato che rappresentano l’ennesima conferma che ormai i canoni di bellezza sono sempre più tristemente globalizzati.

 

 

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