Katerfrancers, tante sorprese per il nuovo anno [intervista]

Katerfrancers

Pompo nelle casse, Issima, Stile, Dolce & Gabbana, Schiaccio Play sono solo alcuni dei singoli di successo dei Power Francers. La quota rosa del gruppo è proprio lei, Katerfrancers: classe ’89 e guardiese doc (un paesino dell’Abruzzo in provincia di Chieti).

Questo appena trascorso è stato un anno di grandi cambiamenti: il trasferimento a Milano, l’uscita dell’EP Dolce & Gabbana e le nuove collaborazioni con artisti della scena rap e dance italiana.

La voce calda, un forte carisma e un fashion blog molto seguito “Katerfrancers.it” (perché quello che indossa fa tendenza, altro che web influencer) sono tutti ottimi presupposti per un 2015 ricco di nuove sorprese.

Ormai sei un nome noto nella scena musicale italiana. Alla fine sei riuscita a trovare il modo per definire il tuo/vostro genere?

No, non sono riuscita (ride). Alcuni definiscono il mio genere elettro rap, altri rap house… I tentativi ci sono stati, come succede sempre quando si ascolta una sonorità nuova. Io penso semplicemente che in Italia ci sia questa necessità di attribuire un nome a qualsiasi prodotto musicale, mentre all’estero no. Quindi perché impazzire? Canto sulla dance, su tracce rap, su pezzi melodici. Canto e faccio ballare. Spero (ride)

Qualcosa è cambiato con Ghemon, Questa Musica feat. Two Fingerz, e nell’ultimo mese E’ tutto chiaro con Syria e Mon Amour feat. Ema Stokholma, tutte fortunate collaborazioni che ti vedono come solista. Credi di aver bisogno di “spazi” solo tuoi?

Ho bisogno di spazi miei, sicuramente. Questi spazi non sono un modo per esprimersi liberamente, perché lo faccio già con il mio gruppo Power Francers (che poi è anche la mia famiglia). I progetti paralleli sono NECESSARI per mettersi in gioco e rinnovarsi. Fare musica da sola è una bella sfida che mi appaga molto.

Il 27 Maggio è uscito Schiaccio Play, nuovo singolo del tuo gruppo Power Francers. Una canzone accompagnata da un video molto “americano”, con forti richiami cinematografici (penso a Freaks, Clowns, Moulin Rouge e Il Grande Gatsby). Come è stato esibirsi in una coreografia? E vestire i panni di una donna fatale così estrosa?

Ci siamo divertiti moltissimo! Il primo giorno di sala prove con i ballerini è stato esilarante. Non siamo ballerini professionisti, ma sappiamo ironizzare in ogni situazione! Il risultato finale è stupendo. Il regista Giulio Volpe è riuscito a creare un’atmosfera che ha superato le nostre aspettative.

Il 21 giugno è uscito Mon Amour, il primo singolo che vede Ema Stokholma come producer. Come è nata questa collaborazione? E chi ha avuto l’idea di uno shooting così colorato e provocante per il singolo?

La collaborazione con Ema è nata in modo naturalissimo. Nella vita siamo molto amiche e ci siamo sempre supportate a vicenda. Lei sentiva l’esigenza di provare una nuova esperienza, quella della produzione, e cercava una voce. Mi ha chiesto di farlo e ho accettato subito. Ci siamo divertite molto e sono convinta che ci divertiremo anche in futuro. Anche in questo caso abbiamo affidato il lyrics video a Giulio Volpe e siamo rimaste molto soddisfatte. Lo shooting, invece, è stato curato da Iconize, un artista eclettico che ha capito subito l’immagine che volevamo dare al progetto.

Nei testi delle tue canzoni sei sempre la Donna dura. Rifiuti l’idea di farti mettere i piedi in testa o sentirti trascurata. Anche nella vita reale sei così?

Oggi è così, perlomeno lo è quasi sempre… Nel passato, come per tutti durante la crescita, ero sicuramente più debole. Nelle mie canzoni voglio far divertire, ballare, sfogare. Della mia parte più intima e fragile non ne parlo mai, perché per ora preferisco lasciarla fuori, poi in futuro si vedrà.

C’è qualche artista italiano con cui ti piacerebbe collaborare? E straniero?

Ce ne sono diversi. Ogni collaborazione è un’esperienza da cui apprendere qualcosa di questo lavoro. Ci sono diversi artisti italiani con cui ho un bel rapporto di amicizia, che spero si possa tradurre in una collaborazione futura. Diciamo che ci sto lavorando…

Lo stile. Sul tuo blog Katerfrancers.it vediamo uno stile originale e che fa tendenza. Quali consigli puoi darci per le influenze future?

Oggi la vera tendenza è quella degli anni 2000, anzi fine 90 – inizio 2000 . Mixare questa moda con la propria personalità è la soluzione ideale per l’estate.

Nei tuoi ultimi outfits si vede molto questa influenza degli anni 2000. Secondo te, quali sono state le cause di questo ritorno impetuoso?

La moda è una ruota che gira, tutto torna. Le ispirazioni della moda prendono sempre spunto dal passato. Quest’anno più di altri anni, ho imparato che non bisogna MAI buttare NIENTE !!!

Qual è l’ultimo film visto e l’ultimo disco sentito?

L’ultimo film visto, che ho apprezzato da morire, è stato The Wolf of Wall Street (è già un po’ vecchio, lo riconosco). Mentre l’ultimo film visto, in generale, è stato Vieni Avanti Cretino. L’ultimo disco: Orchidee di Ghemon . Ve lo consiglio.

Che progetti ci sono nell’estate di Katerfrancers?

Staccare la presa per tornare a casa, in Abruzzo. Poi lavorare a dei progetti nuovi e… speriamo di girare un po’ l’Italia!

In foto Ema Stokholma e Katerfrancers, copertina del singolo Mon Amour

Ema-Stokholma-Katerfrancers

In video Schiaccio Play dei Power Francers

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=Lt66U1W_BiE&w=600&h=400]

Foto| Katerfrancers Facebook

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