iRules, il decalogo per i bambini nativi digitali

bambini smartphone

Tutti i bambini di oggi sono nativi digitali. Nascono iperconnessi e consapevoli della portata delle tecnologie che maneggiano. Avete mai provato a vedere con un bambino usa lo smartphone? Per lui sarà naturale scorrere con il dito sullo schermo per passare da un’immagine all’altra. Allora a cosa serve iRules. 

Il bambino un po’ smanettone e iperconnesso è l’orgoglio di mamma e papà, visto che finalmente c’è qualcuno in casa che ci capisce anche più di loro dei computer e di tutte le diavolerie che li accompagnano. Però il bambino smanettone deve anche sapersi dare una regolata. Le mamme lo pretendono, spesso, senza ricordare che stiamo sempre parlando di un bambino.

iRules è un decalogo da usare proprio per mettere i paletti ai bambini nativi digitali, per aiutarli ad avere un rapporto più equilibrato con smartphone e compagnia bella. In realtà iRules è anche il nome di un “contratto” che Janell Burley Hofmann ha fatto firmare a suo figlio, trasformando poi questa sempre azione educativa in un vero e proprio caso letterario.

E cosa dice nello specifico questo decalogo? Quali sono le regole e i suggerimenti per i ragazzi che hanno uno smartphone o un altro device mobile?

1. Non esserne schiavo.
2. Rispetta le regole.
3. Vivi la vita vera.
4. Occhio a quello che invii.
5. Allarga i tuoi orizzonti.
6. Rispondi alle chiamate.
7. Usalo con moderazione.
8. Chi rompe paga.
9. Fanne un uso consapevole.
10. Guardati intorno.

In pratica questo decalogo invita i ragazzi a riscoprire la valenza comunicativa del telefono, li invita ad essere equilibrati nel rapporto con le nuove tecnologie, evitando di pensare che tutta la vita sia soltanto quella visibile attraverso un minuscolo schermo.

Cos’altro consigliereste ai vostri figli? A che età pensiate debbano avere uno smartphone?

Photo Credits | DoublePHOTO studio / Shutterstock.com

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