Autoritaria o permissiva, come deve essere la mamma?

I bambini hanno bisogno delle regole da rispettare ma queste regole non devono essere imposte in modo autoritario, altrimenti si fa la fine di Liesl Testwuide, una blogger americana, divorziata e madre di tre figli.

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Liesl offre sul suo blog consigli su come crescere i figli essendo genitori single. Peccato che in questi giorni abbia ricevuto una lettera dal più piccolo dei figli, in campeggio con altri bambini, che le dice di fare tutto quello che la madre le ha sempre proibito.

La lettera fa riflettere sull’essere genitori al giorno d’oggi. Non è possibile comportarsi come tanti anni fa ed adottare la linea autoritaria ma non è proficuo nemmeno mostrarsi genitori troppo permissivi. Gli psicologi dell’età evolutiva, consigliano ai genitori di essere autorevoli ed evitare di comportarsi come se l’unico obiettivo fosse quello di farsi voler bene dai propri figli.

I bambini, infatti, hanno bisogno che i genitori diano loro delle regole. Queste devono essere naturalmente bilanciate in base all’età del bambino, ma devono comunque rispettare alcuni principi: devono essere poche, chiare e indicate in modo preciso.

Per capire se le regole che una mamma dà ai propri figli sono adeguate, è possibile rispondere ad alcune semplici domande:
1. la regola è adatta all’età del bambino?
2. Da genitori si rispettano le regole dando l’esempio?
3. Le regole stabilite sono generiche oppure precise?
4. Si riescono a gestire con calma la rabbia e i capricci del bambino?
5. Se il bambino rispetta la regola, è incoraggiato?

Facciamo qualche esempio per capire meglio come un genitore può definire delle regole efficaci per i propri figli. Il bambino è molto attento all’esempio che un genitore riesce a dargli per questo, anche se si stabilissero regole semplici come “quando si pranza si sta seduti a tavola”, oppure “non si dicono le parolacce”, il genitore dovrebbe dare per primo il buon esempio, sedere accanto ai bambini ed avere un linguaggio educato.

Le regole devono essere precise affinché siano comprensibili. Un generico invito ad essere bravi non è efficace, ma è molto meglio chiedere al bambino di non dire parolacce, oppure di non fare a pugni con il compagno di scuola.

Il bambino, in genere, vive le regole ed in particolare i “non fare qualcosa” come delle limitazioni, per questo potrebbe opporsi all’autorevolezza dei genitori, reagendo con urla e capricci. In questi casi è bene, ma non è facile, mantenere la calma, evitando di urlare al pari dei bambini, mostrando comprensione ed invitando il bambino a riflettere sugli errori compiuti. Non c’è da spaventarsi davanti ai capricci, sono l’occasione per comunicare ai bambini il modo corretto di gestire le emozioni.

E se il bambino fa il “bravo”? È giusto ed è consigliato incoraggiare la buona condotta, premiandolo con coccole e frasi di apprezzamento. Aumenteranno la fiducia del bambino in se stesso e la volontà di comportarsi ancora bene.

Quali sono le regole che avete stabilito per i vostri bambini? Sono rispettate? Come gestite i capricci?

Foto | Thinkstock

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