Una celebrazione fotografica della mamma nella storia

Ogni donna, quando diventa mamma, lo fa a modo suo, ereditando pregi e virtù dei suoi genitori, interpretando il ruolo educativo nel modo che più le è congeniale. Per i figli, vizi, virtù, opinioni e modi di fare, rappresentano soltanto delle sfumature perché poi la mamma è sempre la mamma.

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Una figura che caratterizza e colora il focolare domestico, una figura quasi scontata che spesso ci si dimentica di celebrare e immortalare fuori dai contesti classici come la Festa della mamma.

A celebrare la mamma ci ha pensato invece un grande fotografo, Ken Heyman, che negli anni Sessanta ha seguito da vicino il lavoro dell’antropologa Margaret Mead. Il risultato di questa collaborazione è nel libro “Family”, pubblicato nel 1965 e nominato al premio Pulitzer.

In “Family” erano raccolte tantissime fotografie famigliari. I nuclei erano ritratti nei tanti paesi che la Mead ed Heyman avevano girato per completare il progetto.

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Nulla di più di un reportage antropologico sulla famiglia? Eppure adesso, in questi giorni, Woodfin Camp, che all’epoca era l’agente di Heyman, ha trovato stampe e negativi in un magazzino che stava per essere svuotato. Foto di mamme che allattano i figli, che insegnano loro ad andare in bici, che li pettinano e li lavano. Momenti di relax, momenti corali, momenti di vita collettiva e momenti d’intimità. Una dolcezza inaudita quella che traspare dagli scatti, tutti in bianco e nero per raccontare una storia lunga cinquant’anni.

La scoperta di questo magazzino è stata casuale ma il materiale che ne viene fuori è eccezionale. Il reportage è disponibile online dov’è presente anche il sito ufficiale di Heyman, dedicato a tutti i suoi progetti.

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