Acido folico per il concepimento non usato dalle mamme straniere

Essere mamma è uno stato che accomuna al di là dello Stato. È proprio il caso di dirlo, di usare un gioco di parole per ricordare a tutte che ogni donna, in ogni parte del mondo, può scegliere di essere madre ma dal punto di vista medico e assistenziale, in base alla residenza cambiano divieti, consigli e prescrizioni.

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Le donne italiane, per esempio, negli anni sono state ampiamente sensibilizzate sull’uso corretto dell’acido folico, una vitamina che dovrebbe essere assunta sia nei mesi che precedono il concepimento sia nelle settimane di gravidanza. Un integratore alimentare, assunto in pillole, che garantisce il corretto sviluppo del tubo neuronale del bambino.

Sugli integratori alimentari da assumere in gravidanza e durante il concepimento, abbiamo già parlato analizzando pro e contro di questo sostegno all’alimentazione materna. Adesso invece, ci occupiamo di un altro problema che è quello delle mamme straniere che dell’acido folico non vogliono proprio sentir parlare, o comunque, se anche ne sentono parlare, non comprendono a fondo la sua importanza.

Una ricerca dell’ISS, l’Istituto Superiore di Sanità, riferito a diversi anni fa, dimostra da un lato l’aumento delle donne italiane che assumo correttamente l’acido folico (si è passati dal 4% del 2004 al 30% del 2011), dall’altro la negligenza delle donne straniere dove la percentuale di uso dell’acido folico è scesa fino al 4-6%.

I medici hanno sottolineato che la carenza di acido folico nelle prime otto settimane aumenta il rischio che il bambino abbia la spina bifida o sia anancefalitico. La dose corretta di acido folico giornaliera è di 0,4 milligrammi da assumere già prima del concepimento. Le mamme italiane, quindi, dovrebbero fare da tramite tra il comparto medico tricolore e le donne straniere aiutando a diffondere il messaggio relativo all’uso corretto dell’acido folico. E voi mamme, avete mai incontrato delle mamme straniere sulla vostra strada? Vi è capitato di parlare dell’alimentazione in gravidanza e durante il concepimento?

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