Acido folico in gravidanza, il video Pensiamoci Prima ne spiega l’importanza

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Sull’assunzione dell’acido folico in gravidanza ci sono pareri contrastanti. C’è chi lo ritiene essenziale per lo sviluppo del bambino e chi lo ritiene un alleato debole anche se consigliato per la donna in gravidanza. Il nostro Ministero della Salute appartiene al primo insieme e per questo ha lanciato la campagna “Pensiamoci prima”. 

Il video “Pensiamoci prima”

I problemi legati alla riproduzione

Il Ministero si sofferma su tutti i problemi di varia natura e nemmeno troppo rari, che sono collegati alla riproduzione umana: dalla difficoltà di concepire un figlio nel periodo in cui si è programmato, alle malattie e complicazioni che possono sopraggiungere durante la gravidanza. Non sono esclusi dal computo dei problemi nemmeno le malformazioni e le disabilità congenite del feto, la sua nascita prematura e il corretto sviluppo durante la vita intra-uterina.

Come si può ridurre il rischio? Con l’acido folico

 

L’assunzione dell’acido folico nel periodo preconcenzionale e il buono stato di salute della donna, possono influenzare il successo del concepimento e lo sviluppo embrionale nelle prime settimane, quando cioè si formano i vari organi. Da qui la necessità di assumere la vitamina B9 in quantità di circa 0,4 milligrammi al giorno.

L’assunzione dell’acido folico deve essere portata avanti almeno fino al terzo mese di gravidanza, quando si verifica la chiusura del tubo neurale. Così facendo si possono prevenire gravi malformazioni del sistema nervoso centrale durante lo sviluppo nel neonato. La più nota delle malformazioni in questione è la spina bifida.

Concepimento e stile di vita

Più in generale nella fase del concepimento e durante la gravidanza, avere un sano di stile di vita migliora la mamma e il bambino. In fondo è molto facile che dovendolo fare per un bambino indifeso, si rinunci a vizi e cattive abitudini alimentari.

Voi a cosa avete rinunciato in gravidanza?

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