Mensa scolastica, lo sconto anche per chi fa sport

Kantine

La mensa scolastica è un servizio offerto dalla scuola a chi opta per il tempo prolungato e quindi per i ragazzi che dovranno restare con maestre e professori fino alle 16 o fino alle 18. La mensa è anche un problema, ma per le mamme, che vogliono sapere cosa mangiano i figli e soprattutto vogliono dire qual è il giusto prezzo per il pranzo. 

Un genitore che abbia uno o più bambini a scuola con l’opzione per il tempo prolungato, almeno una volta si è chiesto cosa mangiano questi ragazzi e perché quando si portano a casa hanno sempre fame? Mangiano male? Non mangiano? Mangiano poco? Ed è inutile che una scuola pubblichi il menu, perché così si risponde soltanto alla prima delle tre domande.

Sulle quantità (sempre inadeguate alla fame del bambino) e sulla bontà (sempre inferiore rispetto a quello che possiamo offrire a casa) non ci sono dubbi: come mammà non cucina nessuno! Ma è davvero così? In genere il menu della mensa è costruito in modo da offrire un’alimentazione corretta ai ragazzi, anzi, c’è l’iniziativa di una scuola della provincia di Treviso che premia gli alunni che fanno sport. Si legge sul portale Welfare e territorio che

il Sindaco di Monastier di Treviso, piccolo Comune veneto con poco più di 4 mila abitanti. Ovvero, quella di applicare una riduzione del prezzo di acquisto dei buoni pasto per la mensa scolastica a tutti gli alunni regolarmente iscritti a un’Associazione sportiva.

A questo punto bisogna chiedersi se gli sconti sulla mensa debbano essere una questione di cultura sportiva familiare o legati ad aspetti fiscali che forse non descrivono altrettanto bene le dinamiche e le caratteristiche del nucleo.

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