Mamme unite nella class action contro i rischi del calcio

Le mamme, si sa, sono le prime tifose dei propri figli ma sono anche spettatrici apprensive di quel che accade in campo dove tra contrasti, giochi aerei, rinvi e rovesciate, non si può certo stare tranquilli, soprattutto in tenera età.

77736096

Forse è per questo che le mamme americane hanno deciso di fare una class action contro la FIFA e la US Soccer Federation per chiedere che siano revisionati i regolamenti e si faccia prevenzione nel calcio rispetto ai traumi cranici. L’accusa che si fa agli organi sportivi è quella di non evitare che i ragazzi riportino traumi cranici limitando, ad esempio, i colpi di testa nelle partite. Non si chiede dunque un risarcimento economico, ma un vero e proprio stravolgimento delle regole di gioco.

I querelanti sono dei genitori che si sono accodati alle proteste di due ex sportivi. Secondo loro è la FIFA e non essere intervenuta n modo deciso per proteggere la salute e la sicurezza dei giocatori. Ne deriva una proliferazione di ferite da commozione cerebrale ad ogni livello.

Quello che le mamme chiedono al calcio, è già presente in altri sport. Per esempio l’hockey e il rugby. L’hockey sul ghiaccio ha rivisto di recente i regolamenti proprio per proteggere i giocatori da eventuali scontri altamente lesivi. Il rugby fa della prevenzione uno stile di gioco e demanda ai direttori di gara l’obbligo di punire in modo deciso chi gioca in modo scorretto.

Tornando alle mamme americane, bisogna anche specificare che la loro apprensione non è soltanto rivolta alle attività sportive. Una class action ormai passata alla storia ha opposto le mamme americane al colosso italiano Ferrero con l’accusa che la Nutella, spacciata per alimento salutare, era in realtà dannosa per la salute e molto calorica. La Ferrero è stata multata per pubblicità ingannevole.

Lascia un commento