3 modi per essiccare il rosmarino

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Il rosmarino è una delle erbe aromatiche più robuste e popolari ma le sue proprietà aromatiche le rilascia soprattutto durante l’essiccazione. Per questo si qualifica come pianta perfetta per essere seccate e conservata. Essiccare il rosmarino, tra l’altro, è anche molto semplice. Ecco come fare. 

1. Appendere il rosmarino

Con questo sistema il rosmarino si essicca in modo rapido. Con le forbici occorre tagliare il rosmarino dalla pianta e questa operazione deve essere svolta il mattino, non appena la piantina colma di rugiada si è un po’ asciugata. L’importante è ottenere dei rametti dritti e tutti di uguale lunghezza e creare dei mazzetti da legare con il filo ed appendere in un luogo asciutto.

Il rosmarino va appeso in un luogo fresco ed asciutto ma soprattutto ben ventilato. Una soffitta, una dispensa, un portico, sono l’ideale. Se lo ritenete più opportuni potete appendere i rametti di rosmarino capovolti e coprirli con un po’ di carta da pacco durante l’essiccazione. La copertura è consigliata se i rametti sono esposti al sole e quindi potrebbero scolorire.

2. Essiccare in forno

Recuperati i rametti e lavati per bene sotto l’acqua corrente, vanno asciugati con l’aiuto di una centrifuga per l’insalata e poi deve essere rimossa l’umidità in eccesso. I rametti vanno quindi posizionati su una teglia da forno in pezzetti di circa 1 centimetro e mezzo e poi fatti cuocere nel piano alto del forno preriscaldato a temperatura minima per circa 2-4 ore fino a quando il rosmarino non è diventato friabile.

3. Usare l’essiccatore per alimenti

Dopo aver sciacquato il rosmarino, bisogna rimuovere l’umidità in eccesso e quindi posizionare il rosmarino nell’essiccatore impostando una temperatura bassa tra i 35 e i 40 gradi e cuocere fino al momento in cui gli aghi di rosmarino non diventano friabili se piegati.

Photo Credits | Gts / Shutterstock.com

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