Le antiprincipesse mandano in pensione le eroine di una volta

fridakahlo

Ci sono le principesse con le gonne larghe a balzelli, la ritrosia tipica di chi vanta sangue blu e poi quell’aspetto fatato e incredibilmente bello che soltanto la favola vecchio stile sa regalare alle donne. E poi ci sono le antiprincipesse, che hanno caratteristiche ben diverse e che con molta fatica si stanno guadagnando la loro gloria. 

Quante volte abbiamo sentito dire: “trova un uomo che ti renda una principessa”? Quasi sempre! E se l’uomo dei sogni fosse quello che ti rende un’antiprincipessa, ovvero una signora altrettanto regale ma lontana dai cliché stantii di palazzo? In fondo la favola esisterebbe lo stesso ma avrebbe venature più ironiche, più anticonvenzionali e riuscirebbe a coinvolgere anche le donne di indole ribelle.

Lo sanno bene le autrici di “Goodnight Stories For Rebels Girls” dove in 100 brevi racconti illustrati sono presentati 100 personaggi femminili, realmente esistiti. La loro favola è scritta nella grinta con cui hanno affrontato la vita, è scritta nel loro talento e nella volontà di diventare qualcuno. Si va da Elisabetta I a Serena Williams passando per Zaha Hadid e Frida Kahlo. L’idea di raccontare alcuni aspetti favolosi della vita di queste donne è venuta a due autrici italiane trentenni, Elena Favilli e Francesca Cavallo, emigrate in California.

Per la stampa del libro hanno lanciato una campagna di crowfunding su Kirkstarter e il successo che hanno ottenuto con la loro iniziativa potrebbe portare il progetto editoriale molto più in là di quanto previsto. Si pensava infatti ad un libro edito soltanto in inglese entro la fine dell’anno, ma dopo aver raccolto quasi un milione di dollari, s’inizia a parlare anche di un’edizione italiana.

L’idea dell’antiprincipessa, tuttavia, non è nuova nel panorama letterario. In Italia – tanto per citare un autore – si può leggere Antiprincipesse di Chirimbote. Questo editore argentino ha già pubblicato il secondo volume della raccolta dedicata alle donne che hanno raggiunto i loro obiettivi sporcandosi le mani, senza aspettare di essere “mantenute” dal Principe Azzurro. La prima delle antiprincipesse, anche in questo caso, è Frida Kahlo.

Tutto questo insistere sulle eroine moderne lontane dai cliché si lega allo spirito del tempo, alla necessità che la società esprime di vedere affermate le donne che valgono. La donna, oggi, fatica ad affermarsi. Perfino in ambito lavorativo persistono ancora disuguaglianze di trattamento e di stipendio. E che dire dell’ambito politico? E allora ben vengano le iniziative editoriali, magari saranno il passepartout per una società più rosa!

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