In Italia tutte vogliono partorire nell’ospedale pubblico

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Una delle preoccupazioni principali della donna incinta è la scelta dell’ospedale in cui partorire. Durante i corsi preparto è possibile visitare la sala parto di alcune strutture ospedaliere ma non è tutto. Le statistiche dicono che la maggior parte delle donne vuole partorire in un ospedale pubblico. Perché?

La scelta dell’ospedale in cui partorire è molto importante per la donna incinta. La prima cosa che si fa è capire se il ginecologo che ha seguito la donna in gravidanza opera in una struttura pubblica, oppure, nel caso in cui si conosca un’ostetrica, se questa lavora in un ospedale particolare.

Ma prima ancora di scegliere la struttura in cui dare alla luce il bambino, un report dedicato all’evento nascita del Ministero della Salute e dell’Ufficio di statistica, dimostra che le donne hanno una gravidanza molto medicalizzata e scelgono un ospedale pubblico. Ecco i dati.

Il percorso di gravidanza si dice che in Italia sia molto medicalizzato tanto che l’85% delle donne incinte fa più visite ostetriche delle quattro consigliate e nel 73,1% dei casi sono effettuate più delle 3 ecografie raccomandate. Arrivate al momento del parto l’88% delle donne sceglie le strutture pubbliche e il 61,8% delle donne partorisce in strutture sicure, vale a dire strutture in cui sono effettuati almeno 1000 parti all’anno. Ci sono poi parecchie donne, un buon 10% che partorisce nei centri nascita che il ministero etichetta come poco sicuri sulla base del fatto che ci sono meno di 500 nascite all’anno. Un parametro che potrebbe essere rivisto alla luce del calo demografico e che non mette in discussione la qualità dell’assistenza ricevuta dalle donne durante il parto.

Il 93% dei parti avviene a termine e nel 90,6% dei casi la donna ha accanto il padre del bambino, tranne che nel caso in cui si proceda con il taglio cesareo.

Photo Credits | Tyler Olson / Shutterstock.com

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