3 consigli per la mamma nell’ultimo trimestre di gravidanza

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Le donne che partoriranno tra la fine di aprile e i primi giorni di maggio, stanno per entrare nell’ultimo trimestre di gravidanza, il periodo forse più delicato per la donna che deve trovare la sua dimensione, un sistema per stare tranquilla sia in ospedale che quando tornerà a casa. La parole d’ordine è: organizzazione!

Nell’ultimo trimestre di gravidanza la donna deve organizzare la sua ospedalizzazione, l’assenza dal lavoro nel caso abbia un impiego, la dimensione domestica. Ecco allora 5 consigli utili che partono dal presupposto che in questo momento delicato della gravidanza la donna deve prendersi cura di sé.

1. Programmare il parto con il birth plan

Nei diversi corsi preparto alle donne viene spiegato quello che succederà al momento del parto, come riconoscere le doglie, come affrontare il travaglio e la fase espulsiva e via dicendo. La donna può definire dei “paletti” per esempio scrivere nero su bianco chi vuole che entri in sala parto con lei e tanti altri piccoli particolari. C’è chi lo chiama birth plan e lo consegna alla struttura ospedaliera. È certamente uno strumento di programmazione che dà sicurezza.

2.  Gestire l’assenza dal lavoro e la richiesta dei sussidi

La mamma che lavora deve prepararsi al congedo di maternità, effettuando le richieste di sussidio e copertura INPS. Nel caso in cui la mamma non lavori, ha comunque diritto ad una serie di aiuti economici, oltre che al famoso bonus Renzi di 80 euro di cui abbiamo già parlato. Questo è il momento per mettere in ordine le scartoffie e recarsi negli uffici INPS o presso il patronato.

3. Preparare la casa all’accoglienza del bambino

Una volta tornati dall’ospedale sarà importante dedicarsi al neonato prima ancora che alla casa. Quindi, se avete l’esigenza di avere sempre casa pulita, per una questione vostra personale, scegliete anche da chi farvi aiutare visto che quando rientrerete a casa tra allattamento e pannolini, non avrete tempo per tutto. E poi preparate degli spazi e organizzate dei momenti di condivisione dell’esperienza della nascita con il partner, con i fratelli e sorelline se ci sono, con i nonni, con le amiche. Insomma prendetevi cura della vostra dimensione relazionale.

Photo Credits | Alex Zabusik / Shutterstock.com

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