Infiammazione, pericolo numero uno per la salute

L’infiammazione, in tutte le sue forme, si rivela il pericolo numero uno per la salute. E’ quanto conferma Alberto Mantovani, direttore scientifico dell’Irccs Humanitas di Rozzano (Mi) e docente dell’Humanitas University, che punta il dito contro un problema che invece per molti anni è stato sottovalutato dalle persone.

Patologie diverse fra loro come infarto, cancro, obesità, diabete, malattie neurodegenerative condividono meccanismi infiammatori. Nell’obesità, per esempio, la sovrabbondanza di tessuto adiposo invia segnali che disorientano i macrofagi, cellule che di norma orchestrano le funzioni del grasso corporeo e che con l’eccesso di peso iniziano invece a produrre molecole pro-infiammatorie, che sono alla base delle conseguenze negative dei tanti chili di troppo, tumori compresi. Si tratta di un’infiammazione “a combustione lenta”, di cui non è immediato riconoscere la presenza

La condizione infiammatoria è dunque molto pericolosa per la salute anche se noi tendiamo comunemente a sottovalutarla e, quando rileviamo qualsiasi tipo di dolore dovuto a un processo infiammatorio, il massimo che possiamo fare è prendere un anti-dolorifico e anti-infiammatorio per cercare di stare subito meglio. L’infiammazione è invece un fuoco subdolo e pericoloso da trattare fin da subito per evitare che possa essere causa di malattie più o meno gravi che possano mettere a repentaglio la salute dell’organismo. La cosa più importante è capire la causa della infiammazione, cosa che purtroppo non è facile.

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