Fertilità e sessualità, a Napoli il Policlinico assiste anche transgender

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La polemica sull’introduzione della teoria gender nelle scuole non si è ancora placata perché sono ancora troppe le notizie legate all’adozione di ipotetici libri di testo che dovrebbero promuovere tra piccoli e piccolissimi l’idea che non esiste una differenza tra uomini e donne. 

In realtà la teoria gender, secondo tanti, è stata creata ad arte soltanto per arricchire il dibattito sulla discriminazione di genere che colpisce soprattutto omosessuali, transessuali e transgender. Nel nostro Paese tra polemiche ed allarmi di ogni tipo è arrivata la posizione ufficiale del Ministro dell’Istruzione che ha ribadito che non sarà introdotta alcuna teoria di genere nei programmi delle scuole.

Lontano dalle scuole, comunque, la percezione del tema del genere sessuale, sta diventando sempre più intensa. Fa discutere l’annuncio dato durante il Convegno che ha aperto a Napoli la “Settimana della Prevenzione” che si concluderà domani.

L’annuncio è relativo all’inaugurazione da parte del Secondo Policlinico di Napoli, di un nuovo centro di andrologia e malattie della fertilità. Un progetto che – rispetto all’utenza – coinvolgerà non solo uomini e donne. Dei servizi medici offerti in questo contesto, infatti, potranno beneficiare anche transessuali e transgender, assistiti nelle loro scelte da un’equipe medica che opera in laboratori del tutto nuovi.

A questo centro ci si potrà rivolgere per risolvere i problemi di sessualità e riproduzione. Sarà garantito un apporto psicologico alle coppie con problemi di fertilità. Ci sarà un’assistenza specifica per chi vuole cambiare sesso. In più ci sarà un lavoro molto accurato di semiologia, ovvero si studieranno e valuteranno tutte le problematiche legate al seme maschile.

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