Espianto delle ovaie a 13 anni, a 27 diventa mamma

espianto delle ovaie

Per la prima volta un espianto delle ovaie durante la pubertà, poi reimpiantato a distanza di tempo in età adulta. ha permesso ad una donna di avere un bambino contro ogni previsione iniziale. La donna infatti era malata sin dall’infanzia e le cure a cui avrebbe dovuto sottoporsi avrebbero azzerato la sua capacità di riprodursi.

La ragazza protagonista della bella storia è stata sottoposta a espianto all’età di soli 13 anni con la speranza di poter riutilizzare l’ovaia in età adulta. Una delle ovaie dunque è stata parzialmente rimossa e congelata mentre la ragazza, affetta da una anemia drepanocitica, si sottoponeva alle cure previste passando attraverso un trapianto di midollo e la chemioterapia, un trattamento che rischia di danneggiare irrimediabilmente ovaie e fertilità.

Dieci anni dopo l’ovaia è stata reimpiantata e la ragazza ha ricominciato a ovulare riuscendo a restare incinta e a diventare mamma a 27 anni. La notizia arriva dal Belgio, dove un team di medici ha effettuato l’espianto e poi il reimpianto dell’ovaia pubblicando i risultati dello studio sulla rivista scientifica Human Reproduction.

È la prima volta che un intervento simile ha successo perché è anche il primo caso di espianto in età così giovane, appena dopo l’ingresso nella pubertà. Altre donne infatti hanno subito l’espianto e poi il reimpianto di parti di un’ovaia, restando incinte e portando a compimento una gravidanza, ma in età più avanzata.

I medici credono di poter anticipare ancora l’operazione, effettuandola anche su bambine che non sono ancora entrate in pubertà e minimizzando ulteriormente il rischio di danneggiamento delle ovaie in caso di patologie o terapie aggressive.

Photo Credits | 2nix Studio / Shutterstock.com

Lascia un commento