E’ giusto convertirsi per amore?

coppia che legge

E’ giusto convertirsi per amore? E’ una domanda che spesso le donne si pongono. Per quanto si voglia pretendere di ignorarla, in alcuni casi la religione occupa nelle nostre vite uno spazio molto più grande di quello che dovrebbe avere e la sua presenza porta talvolta le coppie a rivedere addirittura i loro piani di impegno l’uno con l’altro. Prendiamo il matrimonio ad esempio.

Cerchiamo di andare direttamente al punto. Non verremmo a dirvi cosa fare perchè ogni caso in questo tipo di “problema” è differente dall’altro ed alla fine è il cuore a dover decidere. Ma se dovessimo ragionare in maniera razionale sulla questione ci verrebbe da chiederci: per quale motivo devo mettere da parte il mio credo per poter formare una famiglia legalmente riconosciuta? Sembra una piccola cosa,ma in realtà non lo è. Perché in un rapporto di coppia il culto non dovrebbe rappresentare una discriminante nei confronti della sua crescita. Ed invece comportamenti di questo genere possiamo osservarli in pratica ogni giorno anche nelle persone vicine a noi. Una relazione si dovrebbe basare sul sentimento reciproco, sul rispetto, sulla voglia di stare insieme. E così anche il voler intraprendere dei passi ulteriori per essere riconosciuti legalmente da proprio stato.

La religione non deve essere un impedimento. Non ci si può trovare davanti alla frase ( e questo è valido sia per le donne che per gli uomini, N.d.R.): “non posso sposarti se non siamo dello stesso culto”. Pensateci quindi bene prima, se ci credete, di rinnegare voi stessi. Capite se ne vale la pena.

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