Matrimonio religioso: presenza testimoni e requisiti

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Il ruolo dei testimoni di nozze è fondamentale in tutti i matrimoni, in quelli religiosi come in quelli civili. I testimoni sono coloro che attestano formalmente, e quindi anche giuridicamente, che il matrimonio è avvenuto regolarmente e che gli sposi hanno espresso il loro consenso voluto e libero. Il loro numero minimo è di due testimoni in tutto, quindi un testimone per lo sposo e uno per la sposa. Niente però vieta che ci siano più testimoni, infatti in genere sono 4 in totale, due per parte. La presenza di testimoni in numero maggiore a 4 è consentita ma in questo caso solo 4 potranno firmare l’atto pubblico, mentre gli altri saranno soltanto figure simboliche.

C’è in generale un pochino di confusione rispetto ai requisiti che dovrebbero avere i testimoni di nozze. Il testimone di un matrimonio cattolico non è un padrino o una madrina di Battesimo o Cresima, dunque non deve per forza essere credente o battezzato perchè il suo ruolo è solo giuridico e in nessun modo religioso. Gli unici requisiti richiesti sono il possesso della cittadinanza italiana e la maggiore età, insieme all’ovvia regola che i testimoni devono essere capaci di intendere e di volere perchè devono appunto testimoniare che gli sposi abbiano dato il loro consenso libero. Qualunque sia la loro condizione di vita privata, che siano sposati civilmente, separati, divorziati, questa non è assolutamente influente ai fini dello svolgimento del compito del testimone, ma semmai pregiudica la loro possibilità di partecipare al rito dell’Eucarestia durante la cerimonia. Neanche il credo religioso è una condizione influente.

 

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