Utero in affitto, femministe in protesta

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Femministe in protesta contro l’utero in affitto e la voglia da parte di alcune donne di sperimentare la gravidanza a tutti i costi anche quando, apparentemente, non ce ne sarebbero le condizioni. A lanciare un appello contro questa pratica sono le donne di Senonoraquando libere che puntano il dito contro coloro che, per soddisfare il desiderio di diventare mamme a tutti i costi, sarebbero disposte a tutto, anche a sottoporsi alla pratica dell’utero in affitto. E sono molte le donne Vip che si sono unite a questa protesta: si va da Stefania Sandrelli a Sonia Bergamasco, da Francesca Neri a Simona Izzo e Micaela Ramazzotti. Tutte unite per dire no alla maternità surrogata.

UTERI IN AFFITTO, DALLA FRANCIA TUTTE LE CONTRADDIZIONI DELLA MATERNITÀ SURROGATA

Noi rifiutiamo di considerare la maternità surrogata un atto di libertà o di amore. In Italia è vietata, ma nel mondo in cui viviamo l’altrove è qui: committenti italiani possono trovare in altri Paesi una donna che “porti” un figlio per loro. Non possiamo accettare, solo perché la tecnica lo rende possibile, e in nome di presunti diritti individuali, che le donne tornino a essere oggetti a disposizione,

si legge sul sito Che libertà, a corredo di una lista di nomi di personaggi più o meno noti che concordano con la protesta portata avanti e promossa da Senonoraquando libere. La questione è molto delicata e verte intorno alla differenza tra desiderio della donna e diritto. Un dibattito, quello sulla maternità surrogata, destinato a infiammare i salotti di tutta Italia.

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