uomini sono le nuove donne

Gli uomini sono le nuove donne: i millennials dicono di no

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Il 19 Novembre si è tenuto l’International Men’s Day, una giornata che invita ad una riflessione sul mondo maschile sotto il profilo dei diritti, dell’uguaglianza e della salute e ha fornito l’occasione per condurre un’indagine su cosa pensano i giovani uomini e donne di età tra i 18 e i 30 a proposito dell’assunto secondo cui “gli uomini sono le nuove donne.”

La provocazione proviene dal sito AdottaUnRagazzo.it che gestisce incontri dove a scegliere sono le donne. I millennials non hanno dubbi e dicono di no. Secondo le interviste, il 58% degli interpellati – con una lieve maggioranza femminile – ritiene che non ci sia niente di strano, tanto meno che sia da considerarsi una conquista, il fatto che gli uomini si prendano cura del proprio aspetto e mostrino apertamente il lato emotivo. Secondo i millennials non è più un problema di identità di genere, solo una sua naturale evoluzione.

Si pongono allo stesso modo, con percentuali più nette, di fronte all’affermazione secondo cui “la femminilizzazione del maschio è il frutto di decenni di femminismo e la reazione a una maschilizzazione della donna.” È ben il 70% egli intervistati che ritiene superati gli stereotipi sessisti e non si sente minacciato nella propria identità di genere nel dedicarsi ad attività tradizionalmente associate al sesso opposto.

Stirare le camicie, accudire i bambini e preparare la cena è una naturale “condivisione di responsabilità, oneri e onori” secondo quanto sostiene il 66% degli intervistati che ritiene di sentirsi più libero di rinunciare alle maschere sociali dogmatiche imposte nel passato per riconoscersi in un’immagine di sé più veritiera e spontanea.

I dati sembrano chiari e non si rilevano sostanziali differenze tra grandi città e piccoli centri, tutti sembrano convergere verso la convinzione che i nuovi uomini e le nuove donne condividano una nuova idea di società paritaria. Nessuno degli uomini appartenenti alla cosiddetta generazione dei millennials ritiene che sia messa in discussione la percezione di sé e la propria identità di genere.

Secondo Riccardo Sciaky, psicologo e psicoterapeuta che ha interpretato i dati emersi dall’indagine:

“L’aspetto più interessante, al di là degli slogan di facile presa, è che queste risposte mostrano quanto i giovani stiano diventando più consapevoli, rispetto alle generazioni precedenti, circa tematiche quali l’identità di genere e l’orientamento sessuale. […] Naturalmente è chiaro che l’indagine presenta un quadro parziale rispetto a quanto si potrebbe trarre da un contatto più profondo e allargato con il mondo dei millennial, che sicuramente è meno omogeneo e limpido di quanto si possa pensare. Ma ritengo comunque che i segnali emersi siano molto interessanti e da non sottovalutare.”

Photo | Thinkstock

donna trentenne uomo

10 cose che una donna trentenne vuole da un uomo

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A trent’anni se c’è una cosa che abbiamo capito di noi stesse, e non è detto che siano tante, è quello che vogliamo da un uomo. Ecco una lista semiseria di 10 cose che una donna trentenne cerca in un uomo (e che spesso non trova).

Ascoltami

Se è vero come è vero che le donne parlano troppo, lo è altrettanto che gli uomini, quando si tratta di ciarle femminili, hanno spesso canali uditivi strutturati in modo che ciò che entra da destra esca direttamente da sinistra. D’accordo, starci a sentire mentre parliamo per ore dei guai sentimentali delle nostre amiche non sarà il massimo del divertimento, ma che sappia ascoltarci quando ne abbiamo davvero bisogno è importante. Capito, uomini distratti dalle partite?

Proteggimi

Sarà anche superato, o così ci piace credere immaginandoci come donne forti del terzo millennio che si salvano da sole – persino Disney ha rinunciato al principe Azzurro che salva la principessa! Eppure ci piace avere a fianco un uomo capace di farci sentire protette e al sicuro, che si prenda cura di noi.

Cresci!

Lo riaffermiamo con forza e una volta per tutte: non siamo le vostre madri, né un surrogato. La sindrome di Peter Pan è carina finché hai 16 anni, se vogliamo esagerare te ne concediamo 20, dopo è solo una palla al piede di cui ti devi liberare e in fretta. A 30 anni è già stantia, a 40 è del tutto inaccettabile. Vogliamo concretezza: sapere cosa vuoi e fare qualcosa per raggiungerlo.

Fammi ridere

Un uomo divertente, che ci faccia vivere con allegria e leggerezza, è il sogno di tutte le donne. La verità è che spalle larghe e sguardo tenebroso passano in secondo piano rispetto ad uno spirito allegro e alla capacità di regalarci una risata. Non nascondetevi, uomini con la pancetta, la vostra arma migliore non sta negli addominali di cui siete sprovvisti.

Sii mio amico

Prima che un compagno, un uomo con cui condividere la vita dev’essere un buon amico, un complice nelle avventure ma anche qualcuno che sappia dirti chiaro e tondo quello che pensa anche quando non è quello che vorremmo sentirci dire. Essere un sostegno nella tempesta e uno specchio nel quale vedersi per come si è davvero.

Seguimi

Non vogliamo il cagnolino che ci segua docilmente ma qualcuno che non ci tarpi le ali, che nutra i nostri sogni e sia pronto a buttarsi anima e corpo in un progetto a cui teniamo. Un ottimo punto a favore è condividere gli stessi interessi ma non è indispensabile. Lo è di più il fatto che rispetti i nostri e si lasci coinvolgere con entusiasmo in quello che amiamo.

Dammi stabilità

Il bel tenebroso scapestrato è passato di moda da un pezzo, va bene per le nostre fantasie di fuga ma non certo per tenerselo di fianco vita natural durante. Quello che vogliamo è stabilità, una stabilità emotiva prima di tutto, la capacità di impegnarsi in una relazione matura. Se poi puoi offrirci anche una buona stabilità economica, chi ti dice di no?

Non aver paura di mostrarti sensibile

Le esibizioni da macho riservatele alla palestra, meglio ancora al passato, entro la scuola media. Un uomo al fianco di una donna trentenne non deve avere timore di mostrare la propria parte femminile, persino le proprie fragilità. Quale passo avanti per l’umanità sarebbe se ci fossero più uomini capaci di comprendere empaticamente l’universo femminile? Credeteci, uomini, si può fare semplicemente lasciando spazio alla sensibilità.

Non mi opprimere

Vogliamo solidità ma anche la giusta dose di leggerezza. Ad un uomo chiediamo di non opprimerci, farci sentire libere senza mancare di essere presente e attento. Non disdegnamo qualche piccola galanteria d’altri tempi, specialmente se sa sorprenderci quando meno ce lo aspettiamo, ma vogliamo restare individui che scelgono di stare in coppia e non annullarci come parte indissolubile di un insieme.

Comunica

Parlarsi, certo, ma non solo a parole. Vogliamo un uomo che sappia comunicare con noi a tutti i livelli, che non si chiuda in se stesso ma che dialoghi continuamente con noi, fisicamente e affettivamente, intellettualmente e sì, anche verbalmente.

Troppe pretese? Si tratta della propria felicità, in fondo, non c’è pretesa che non valga la pena di aspettarsi. E non biasimateci se vogliamo cose che appaiono contraddittorie, è il giusto mix che rende una persona quella di cui ci innamoriamo perdutamente.

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L’uomo perfetto è l’uomo normale, dice una pubblicità norvegese

uomo perfetto

Immaginate l’uomo perfetto: quante di voi hanno pensato al fusto con gli addominali scolpiti e due spalle capaci di sorreggervi nei momenti in cui avete bisogno di essere salvate dal principe azzurro? Probabilmente in tante.

Per smentire questa percezione dell’uomo perfetto, falsa almeno quanto l’idea del corpo femminile che deve stare in una taglia 38, l’azienda di abbigliamento norvegese Dressmann ha lanciato una insolita campagna pubblicitaria di biancheria intima maschile. Il fusto c’è, ma non solo lui.

Il brand ha immaginato di poter intervenire sulla percezione distorta che i media comunicano del corpo umano, maschile o femminile che sia. La parola “perfetto” è illusoria e pericolosa, dicono dalla direzione marketing del marchio che ha deciso di cambiare strategia e parlare alle persone comuni. Finalmente, aggiungiamo noi.

Anziché proporre il solito modello ideale, con la tartaruga al posto della pancia e non un filo di grasso intorno alla vita, Dressmann ha ridefinito l’idea di uomo perfetto sostituendola con quella di uomo e basta, moltiplicato per sette. Sette uomini tutti diversi, a rappresentare la diversità di ciascuno: giovani e meno giovani, con la barba, magri, muscolosi e sovrappeso. C’è posto per tutte le visioni.

Vidar Nilsen, che parla a nome del marchio, spiega che l’idea era quella di dire no allo stereotipo del modello dal fisico mozzafiato che si vede puntualmente nelle campagne pubblicitarie di intimo maschile ma che corrisponde ad una porzione minima della clientela reale. In definitiva, non è che il contrappunto all’ideale femminile che domina l’immaginario collettivo di questa epoca e che corrisponde di rado alla realtà quotidiana.

“Come molto altri marchi, anche noi ci siamo persi seguendo gli ideali dell’industria della moda – ha detto Nilsen – Adesso vogliamo ritrovare la nostra via, tornare a rivolgerci alle persone, tornare alla realtà e ai noi stessi.”

La distorsione dell’immagine del corpo per mano della pubblicità è una questione che agita la società dei nostri giorni ed è un problema all’ordine del giorno soprattutto per ciò che riguarda la percezione del corpo femminile, spesso mercificato e altrettanto spesso costretto dentro canoni rigidi e inarrivabili. Basta cambiare il punto di osservazione e vediamo accadere lo stesso in ambito maschile. Finché qualcuno non cerca di cambiare le cose, come sta facendo Dressmann.

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10 motivi per uscire con un motociclista. Semplici e diretti. E’ un sogno di molti quello di poter amare ed essere amate da un centauro, quindi vediamo insieme i pregi di questa scelta.

donne di successo scelgono gli uomini sbagliati

Le donne di successo scelgono gli uomini sbagliati

donne di successo scelgono gli uomini sbagliati

Le chiamano donne alfa, hanno una carriera brillante, personalità forte, la capacità di ottenere ruoli professionali di responsabilità superando gli uomini eppure sbagliano in campo sentimentale: le donne di successo scelgono gli uomini sbagliati e lo dimostra la dottoressa Sonya Rhodes, psicoterapeuta esperta in relazioni di coppia.

Il suo libro The Alpha Woman Meets Her Match, disponibile anche in ebook ma per il momento solo in lingua inglese, spiega che le donne alfa – corrispondenti femminili degli uomini alfa – hanno capacità eccellenti in tutti gli ambiti meno che in quello sentimentale.

Sono spesso single oppure vivono relazioni infelici per via del fatto che tendono a scegliere uomini della stessa tipologia, creando un conflitto e una lotta per il potere che non funziona mai nella vita di coppia.

Secondo la dottoressa Rhodes la donna alfa cerca un uomo che le somigli, che sia alla sua altezza, abbia una carriera di successo e una personalità brillante. Il problema è che queste relazioni sono destinate al fallimento visto che la definizione stessa di alfa impone che una sola persona eserciti una leadership. Un equilibrio diverso è impossibile da mantenere tra due personalità forti.

Le donne alfa dunque dovrebbero rassegnarsi a cercare il proprio compagno tra gli uomini beta? Proprio così, suggerisce la Rhodes che di esperienza ne ha accumulata parecchia in molti anni di terapie di coppia in cui ha visto passarle davanti una vasta rassegna di relazioni sbagliate.

Le donne di oggi sono forti, decise e sicure di sé ma temono di essere in ritardo sulla tabella di marcia sentimentale perché si sono preoccupate di costruirsi una carriera trascurando il cuore. Sentono di avere fretta di trovare un compagno e mettere su famiglia ma optano puntualmente per il maschio alfa.

Eppure stando alla descrizione della Rhodes il maschio beta non è poi così male. Lungi dall’essere un uomo sottomesso e debole, è invece una persona che non si tira indietro né davanti alle sfide del lavoro né di fronte ad un pannolino sporco o ad una cena da preparare. Pare proprio che ci guadagneremmo a cercare un uomo beta anziché concentrarci con gli uomini alfa, no?

Resta fermo il fatto che le etichette e le suddivisioni così nette sono sempre e solo etichette, che aiutano a dare ordine ai pensieri ma non rappresentano e non esauriscono la realtà. Di uomini come di donne c’è una varietà grande quanto il mondo stesso. E il fattore fortuna, nell’incontrare la persona giusta, sfuggirà comunque alle nostre manie di controllo.

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10 motivi per uscire con un ragazzo timido

uomo timido (9)

Non avreste mai pensato che esistessero 10 motivi validi per uscire con un ragazzo timido vero? Oggi ve li indicheremo e vedrete come sia un uomo che con molta probabilità inizierete a cercare immediatamente per farlo vostro.