Arte, centinaia di testi da scaricare gratis in pdf

Libri gratis in pdf? Ora è possibile. Il download di eBook illustrati è possibile grazie ad un’iniziativa di due musei: il MET di New York con un archivio di 400 testi gratuiti in pdf e il Paul Getty Museum di Los Angeles, con circa 250.

Come scaricare i testi d’arte del MET

Solo poche regole per l’accesso al patrimonio fornito dal MET di New York. Basta collegarsi al motore di ricerca delle pubblicazioni MET linkato qui, e navigare a piacimento tra le 106 pagine di eBook gratis da scaricare oppure effettuare una ricerca nel form. Molti dei libri presenti possono  essere letti online senza dover effettuare alcun download.

Tra gli artisti delle opere riprodotte nei libri d’arte del MET, in lingua inglese, troviamo: Van Gogh, Picasso, Matisse, Caravaggio, Leonardo da Vinci, Monet, Goya, Antonello da Messina, Augustus Saint-Gaudens, Canaletto, Dosso Dossi, solo per citarne alcuni.

Gli eBook gratuiti della Getty Pubblications

Gli altri 250 testi di arte in Pdf possono essere scaricati dalla libreria virtuale della Getty Pubblications, gratuitamente, a questo link. Tra gli artisti presenti: Rubens, Renoir, Cézanne, Tiepolo, Masaccio, Guercino, Courbet, Jacques-Louis David, Edgar Degas, Mantegna, Van Dyck e tanti altri.

E’ possibile leggere i testi direttamente online, un regalo davvero inestimabile. Enjoy the Beauty!

Foto | Renoir facebook

6-verita-sesso-che-nessuno-dice

6 verità sul sesso che nessuno dice

sesso-2

Affrontiamo le 6 verità sul sesso che nessuno dice. Siamo seri: quando agiamo in determinate modi prima del sesso lo facciamo per far vedere il lato migliore di noi ed agire a nostro completo favore. Oggi vogliamo esplorare proprio tutto questo. 

Adventure of a Lifetime, il nuovo video animato dei Coldplay

coldplay

E’ fuori il nuovo video dei Coldplay ‘Adventure of a Lifetime’, primo singolo estratto dall’ album ‘A Head Full Of Dreams’.
Uscito sul profilo Facebook della band e diretto da Mat Whitecross, il video animato e’ nato dall’incontro fortuito di Chris Martin  con l’attore ed esperto di motion capture Andy Serkis. Ci sono voluti sei mesi per trasformare i quattro musicisti in scimpanze’ in 3D. Protagoniste del video sono  un gruppo di scimmie che, ritrovato un riproduttore digitale sotto le foglie, danzano eseguendo una una coreografia.

A Head Full Of Dreams è il settimo disco del gruppo, in uscita il prossimo 4 dicembre.

//

//

Coldplay – Adventure Of A Lifetime (Official video)Here it is! The full video for Adventure Of A Lifetime, the first single from the new album, A Head Full Of Dreams (out December 4).

Posted by Coldplay on Venerdì 27 novembre 2015

Otis Johnson, ritorno alla vita dopo 44 anni

OTIS JOHNSON

Otis Johnson è tornato alla vita dopo 44 anni. Non sa nulla dell’era Steve Jobs, perché è fermo al 1975. Uscendo su Times Square – New York City, è rimasto colpito dal numero enorme di persone assenti e perse sugli schermi dei loro telefoni, come in un film ambientato in un futuro distopico.

Ad Agosto 2014, Johnson è stato rilasciato dal carcere dopo aver scontato una condanna a 44 anni per il tentato omicidio di un agente di polizia. Andò in prigione all’età di 25 anni e ne uscì a 69.
Ma Otis non è un caso eccezionale.  Nel 2013, negli Stati Uniti, circa 3.900 detenuti sono stati liberati dalle prigioni, dopo aver scontato almeno 20 anni, secondo il Bureau of Justice Statistics.

Si comprende così l’importanza della riforma carceraria, punto focale per la Casa Bianca durante l’ultimo anno del presidente americano in carica Barack Obama. In un recente discorso alla Rutgers University, il Presidente ha sottolineato la necessità di programmi di rientro prigioniero incentrati su istruzione, formazione professionale e l’alloggio.

“Non è troppo tardi”, ha detto Obama. “Ci sono persone che hanno attraversato momenti difficili, che hanno commesso errori, ma con un po ‘di aiuto, possono tornare sulla strada giusta.”

Nel 2014, secondo il Bureau of Justice Statistics, la popolazione carceraria degli Stati Uniti è scesa al livello più basso dal 2005. Ma i  dati mostrano tanto altro: per esempio, dal 1999-2014, il numero di detenuti di età compresa tra 55 e più è cresciuto del 250 per cento, mentre quelli di età inferiore ai 55 è cresciuto dell’8 per cento. I prigionieri anziani erano solo il 3 per cento della popolazione carceraria totale nel 1999, ma nel 2014, il numero è cresciuto fino al 10 per cento.

Il problema è che gli  ex prigionieri come Johnson, rilasciato dopo decenni di isolamento, incontrano non pochi ostacoli. Le loro esigenze sono drasticamente diverse: disturbi di salute mentale, strategie di coping e altri effetti collaterali della detenzione a lungo termine.

Marieke Liem, ricercatore presso la Harvard Kennedy School, ha detto che c’è una grande mancanza di risorse per chi viene fuori dopo aver scontato periodi lunghi.
“La prigione decide quando luci si accendono e, quando se ne vanno. Ogni momento della giornata è programmato. Se siete stati nel sistema carcerario per la maggior parte della vostra vita, come si può essere essere adeguati come membro di una società? E fare un piano? ”  ha affermato Liem.
Dopo il rilascio dalla prigione, a Johnson è stato consegnato un documento d’identità, $ 40 e due biglietti dell’autobus. Dopo aver perso tutti i legami familiari durante la prigionia, Johnson può fare affidamento solo su Fortune Society, un’organizzazione no-profit che fornisce servizi di alloggio ad ex detenuti di Harlem.

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=OrH6UMYAVsk]

Fonte | aljazeera

Foto | video

fur oil

Fur Oil, olio di bellezza per peli pubici

fur oil

Altro che ceretta integrale, brasiliana e bizzarrie da estetiste avventurose: le donne contemporanee non amano tutte la depilazione totale, c’è sempre più spazio per chi non disdegna la presenza di pelo sul pube.

Tra le celebrità lo ha ammesso Gwyneth Paltrow, che da sempre diffonde una filosofia di vita il più possibile naturale. E certo non è naturale un violento strappo in zone tanto delicate, per quanto tutte abbiamo lunga familiarità con questa tecnica.

Per tutte le amanti del pelo pubico, però, ci sono linee di prodotti cosmetici che consentono di tenere in perfetto ordine ciò che non va assolutamente mantenuto come un folto, selvatico e rupante cespuglio. Pelo sì, ma con le giuste cure, insomma.

Dall’idea di due sorelle nasce quindi una linea di prodotti per la cura del pelo pubico che si chiama Fur Oil. Le sorelle Schubert si sono chieste il motivo di tante cure per i capelli se poi si trascura la zona intima che in fondo è dotata di peli proprio come la nostra testa…

Così è nato Fur Oil, uno speciale olio nutriente, setificante e ammorbidente che mantiene lucente e sano il pelo pubico con un mix di olii naturali che vanno dal tea tree oil all’olio di jojoba passando per l’olio di vinaccioli e l’olio di semi di salvia sclarea.

Tutti questi ingredienti hanno proprietà ammorbidenti, antisettiche e setificanti per un’area intima assolutamente impeccabile anche se non ci si depila integralmente. All’olio si accompagna un balsamo addolcente da utilizzare prima della depilazione per ammorbidire i peli oppure dopo, per lenire la pelle. Contiene tea tree oil, olio di oliva e burro di karitè. Mai più peli in disordine. Ma c’era bisogno?

giornata vs violenza donne

Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, perché il 25 novembre?

giornata vs violenza donne

Una giornata speciale quella di oggi, nella quale si scende in campo contro la violenza sulle donne. Il femminicidio purtroppo è ancora oggi all’ordine del giorno, basta aprire un giornale e leggere la cronaca, quella che troppo spesso parla di donne uccise da ex mariti, amanti e uomini che usano la loro forza malata per esprimere violenza. Ma perché è stato scelto il 25 novembre come giorno per riflettere su questo delicato tema?

Educare i maschi contro la violenza: intervista a Cristina Oddone, vincitrice del premio per il contrasto alla violenza di genere

violenza donne boldrini oddone

Cristina Oddone, vincitrice del Premio per la migliore tesi di ricerca sul tema del Contrasto alla violenza contro le donne, è assegnista dell’Università di Genova: lavora sui temi della violenza di genere in sociologia. Il premio per la miglior tesi di Dottorato in materia di contrasto alla violenza di genere le è stato conferito dalla delegazione italiana presso l’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le pari opportunità, il Ministero degli Affari Esteri e della cooperazione internazionali, la CRUI e il Consiglio d’Europa.

Come ha affrontato il tema del contrasto alla violenza di genere nella sua tesi di Dottorato in Sociologia presso l’Università di Genova?
La tesi è un’etnografia nel primo centro di ascolto italiano, una ricerca empirica che è il risultato di un lunga osservazione presso il “Centro di Ascolto Uomini Maltrattanti”, nato a Firenze nel 2009. Il tema della violenza di genere viene trattato dal punto di vista maschile, dal punto di vista degli autori di violenza. Nell’analisi non vengono analizzati casi di femminicidio, né esperienze di uomini detenuti per aver commesso violenza, ma casi di uomini che in maniera volontaria decidono di affrontare il problema della violenza – fisica, economica, psicologica – in ambito familiare e nelle relazioni di intimità.

Come funzionano i centri di ascolto per gli uomini autori di violenza?
I centri antiviolenza esistono dagli anni Settanta e hanno svolto un ruolo molto importante in sostegno alle donne, ma non si può combattere questo fenomeno senza lavorare sugli uomini, sul maschile e sulla relazione. Quindi è importante prendere in carico non solo le vittime, ma anche gli autori di violenze così come fanno i centri di ascolto per uomini autori di violenza.

Giornata Internazionale contro il Femminicidio

Giornata Internazionale contro il Femminicidio

Giornata Internazionale contro il Femminicidio

Il 25 Novembre è la Giornata Internazionale contro il Femminicidio che sarà celebrata con una serie di iniziative in tutta Italia allo scopo di potenziare la sensibilizzazione sul tema della violenza sulle donne. Istituita per la prima volta dalle Nazioni Unite nel 1999, in Italia è stata accolta solo dal 2005 ma l’impegno cresce costantemente nel tempo. Non è ancora abbastanza, ma è già molto.

Per incoraggiare le donne a denunciare la violenza domestica, che costituisce la percentuale maggiore degli abusi su donne, si punta sul lavoro dei centri antiviolenza ma anche sul tentativo di operare un cambiamento culturale tra le persone comuni, agendo sulla percezione di un problema che troppo spesso viene trascurato o relegato alla pagina di cronaca nera dei telegiornali. È qualcosa che ci riguarda tutte.

A subire violenza sono molte più donne di quante non finiscano al telegiornale perché troppo spesso gli abusi tra le pareti domestiche vengono taciuti e nascosti. La cultura patriarcale che assegna un ruolo dominante agli uomini, d’altronde, è ancora ben lontana dall’essere sradicata e sconfitta anche nel civilissimo Occidente.

I dati sono spaventosi. L’ultima indagine Istat 2015 ha segnalato che il 31.5% delle donne italiane ha subito una violenza fisica o sessuale almeno una volta nel corso della sua vita. Praticamente una donna su tre è stata vittima di violenza per un totale di 6 milioni e 788 mila italiane. A livello mondiale si registrano percentuali simili, con una media del 35%.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ritiene la violenza contro le donne la causa primaria di morte o invalidità tra la popolazione femminile. Il 42% delle donne che hanno subito violenza da parte degli uomini ha riportato danni seri alla salute, sia fisica che mentale. Il 38% degli omicidi di donne in tutto il mondo sono commessi da un partner. A subire violenza senza denunciarla tuttavia sono molte, molte di più, e coloro che muoiono per mano di un uomo solo la minoranza, pur preoccupante.