Muore la staffetta partigiana Lucia Boetto Testori

staffetta partigiana Lucia Boetto Testori

Il tempo passa e la memoria tende a sbiadire ma ci sono storie che è importante e necessario ricordare, come quella di Lucia Boetto Testori, staffetta partigiana decorata con la medaglia al valor militare e appena scomparsa.

È morta all’età di 95 anni e stamattina Torino ne ha celebrato le esequie rinnovando il ricordo di una vita coraggiosa ma defilata che insieme ad altre, spesso donne, ha costruito dietro le quinte delle battaglie più note quella libertà di cui oggi godiamo e della quale non sempre siamo ben consapevoli.

Era una delle ultime sopravvissute di un periodo della nostra storia cupo e glorioso insieme. Nasceva nel 1920 a Castelletto Stura, provincia di Cuneo, da una famiglia antifascista. Insieme al futuro marito Renato si impegnò in prima persona nella lotta partigiana trasportando documenti e armi tra il cuneese e Torino nel corso di numerosi incarichi su tutto il territorio, fino alla fine della guerra.

Fu cruciale il ruolo che ebbe come collegamento tra i partigiani delle formazioni combattenti autonome del maggiore Enrico Martini “Mauri” e il Comitato di Liberazione Nazionale piemontese durante la Resistenza.

Per questo suo coraggio e la determinazione che dimostrò nell’affrontare pericoli e paure le era stata assegnata la Medaglia di Bronzo al Valor Militare accompagnata da una motivazione che ne riassume le gesta:

“Donna fiera e coraggiosa, per tutta la durata del movimento di liberazione condivise i pericoli, i rischi ed i sacrifici della dura vita con le formazioni partigiane. Ricercata dalle S.S. tedesche non desisteva dalla lotta e fu staffetta instancabile, guida audace, confortatrice amorevole. Preziosi servizi furono da lei resi alla bella causa della libertà e con coraggio e abnegazione, modestia ed intelligenza assolse importantissime missioni, paga di compiere più del proprio dovere di donna italiana per la liberazione della Patria dall’odiato oppressore.”

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