Mamma indagata perché vegetariana ma i problemi del figlio sono genetici

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La storia è ormai nota ed è quella della mamma vegetariana indagata per maltrattamenti dopo che il figlio di un anno era stato ricoverato per carenza di vitamine. Ma oggi, lontano dai riflettori, la mamma spiega che il figlio potrebbe avere un problema genetico. L’esame del DNA chiarirà se si tratta di malassorbimento di vitamina B12. 

I titoli dei giornali raccontavano di un bambino di un anno ricoverato per denutrizione con tanto di indagine a carico dei genitori vegani accusati di maltrattamenti. Il bambino è stato curato al Meyer di Firenze ed ora si cerca di capire in primis se la carenza di B12 avrà degli strascichi sul suo sviluppo e in secondo luogo se questa carenza vitaminica sia legata ad un problema genetico, una sindrome di malassorbimento che il bambino potrebbe aver ereditato dalla madre.

In un’intervista che la donna ha rilasciato a Repubblica, oltre alla precisazione sul loro stile alimentare – sono vegetariani e non vegani e la mamma qualche volta mangia carne e pesce se ne sente il bisogno – c’è un’accusa al sistema di assistenza post parto in Italia. Dice la donna:

“Del resto lo svezzamento vegetariano è possibile, lo fanno tantissime persone senza avere problemi, anche se nessuno quando partorisci ti dà indicazioni sulla dieta.”

Ma lo svezzamento vegetariano è davvero possibile? Abbiamo fatto una piccola ricerca scoprendo che lo svezzamento vegetariano, dopo i 6 ed entro i 12 mesi del bambino, non è soltanto possibile ma è anche consigliato per almeno 3 buoni motivi:

  1. Si evita il futuro sovrappeso del bambino che cresce con un maggiore equilibrio nel rapporto peso/lunghezza,
  2. Il bambino si ammala raramente perché ha una composizione ottimale della popolazione intestinale,
  3. Il bambino è più sereno perché assume alimenti alcalini e non acidi.

Photo Credits | jpmora / Shutterstock.com

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