Lazio, arriva il protocollo d’intesa contro pregiudizi e stereotipi

television-news-reporting-490684_1280

Ci sono monitoraggi periodici legati alla presenza delle donne nei mezzi di comunicazione, monitoraggi che valutano anche il proliferare di stereotipi e pregiudizi legati al gentil sesso. Evidentemente sono ancora troppi, tanto che la Regione Lazio ha dovuto provvedere ad un Protocollo d’Intesa. 

Il monitoraggio sulla rappresentanza delle donne nei mezzi d’informazione quali stampa, radio, TV, Internet e Twitter è svolto con cadenza quinquennale. C’è chi lo conosce come il progetto “Global Media Monitoring Project” (Gmmp). Il primo di questi monitoraggi fu realizzato più di vent’anni fa, nel 1995 e nel 2015 è stato realizzato un focus sulla regione Lazio. Qual è il risultato? Il Corecom regionale ha spiegato che c’è un obiettivo più che un risultato ed è quello di offrire sui media una rappresentazione equilibrata e corretta delle donne.

Purtroppo oggi la rappresentazione di donne forti, autorevoli, competenti, con ruoli attivi e rilevanti nella società non c’è e spesso le immagini dei media restituiscono un’immagine femminile di debolezza. Come si può contrastare la situazione e demolire il pregiudizio di genere modificando l’immagine stereotipata delle donne? A parlare è Cecilia D’Elia, presidente della Cabina di Regia sulla violenza contro le donne che dice:

“Nel nostro lavoro di contrasto alla violenza contro le donne per essere efficaci bisogna andare alla radice del fenomeno e contrastare la cultura del possesso che produce la violenza. La comunicazione ha un ruolo essenziale nella formazione del discorso pubblico e del senso comune sulla violenza – ha aggiunto – per il modo in cui sceglie di raccontarla, cogliendone la dimensione strutturale e la radice culturale, per la rappresentazione della figura femminile che decide di offrire, per come affronta il problema della cultura maschile che la produce”.

Il protocollo d’intesa Donne e Media diventa allora uno strumento per la Regione Lazio che ha il dovere di promuovere una rappresentazione rispettosa dell’identità femminile nei mezzi di comunicazione di massa. È chiaro che per un’informazione corretta e rispettosa delle donne c’è bisogno di un cambiamento culturale ma forse ad oggi, è ancora un obiettivo troppo ambizioso. Qual è la ricetta giusta?

Lascia un commento