The expose project, la bellezza imperfetta secondo Liora K e Jes Baker

projectOltre ad essere opinabile ed relativa, la bellezza è imperfetta. Se ne sono accorte finalmente anche le donne, da decenni, per non dire da secoli, vessate da immagini di corpi che avevano la pretesa di incarnare indecifrabili e, ahimè per molte, irraggiungibili canoni di bellezza. A sdoganare la bellezza femminile in tutta la sua imperfezione c’è voluto lo sguardo di una donna, anche di due donne autrici del progetto The expose project.

La fotografa Liora K e la blogger Jes Baker hanno messo in atto un’idea alquanto semplice: hanno deciso di raccontare la bellezza femminile attraverso una serie di scatti fotografici. Dove sarebbe la novità allora? La novità c’è eccome perché le due donne non hanno certo voluto realizzare un patinato servizio fotografico destinato a qualche rivista di moda dove protagoniste assolute sono spesso e volentieri emaciate modelle dai volti scavati e dalle lunghissime gambe da fenicottero senza forme o punto vita.

Liora K e Jes Baker hanno voluto fotografare le donne vere, le donne che hanno le curve e magari qualche chilo di troppo, le donne che hanno le cicatrici e non si vergognano di mostrarle, le donne che hanno le smagliature e la cellulite e che si sono mostrate senza filtri e senza l’aiuto di photoshop mettendosi praticamente a nudo.

Ben 96 donne (non si sono sottratte neppure le due autrici) che si sono letteralmente messe a nudo hanno voluto partecipare al progetto mettendosi finalmente in gioco e scommettendo su sé stesse.

Quando è stata l’ultima volta che hai aperto il browser e hai visto una bella immagine di un corpo che assomigliasse al tuo? Quando è stata l’ultima volta che hai visto smagliature che sembrassero le tue? Un seno che assomigliasse al tuo? Cicatrici come le tue? Una pancia come la tua? sono le domande provocatorie con cui si apre il progetto di Jes e Liora.

È stato un test di fiducia in se stesse. Tutte abbiamo passato la vita a sentirci dire che i nostri corpi non vanno bene per la macchina fotografica. Ogni scatto è stato un trionfo. È stato commovente hanno spiegato le menti del progetto con fierezza.

Forse non resta che osservare con occhio critico il progetto per capire che quello che i media vogliono spacciare per bellezza non è l’unica verità esistente e che in qualche altra parte del mondo esistono donne con i nostri stessi difetti (vogliano ancora chiamarli così?). Quando ci sentiamo sole nel nostro corpo, sentiamo che non siamo abbastanza. La verità è: siamo più che abbastanza. E non siamo sole ha Jes nel suo  blog. Parole sante.

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