La pillola protegge dalle gravidanze e dal cancro dell’endometrio

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Il cancro all’endometrio è una patologia della sfera genitale femminile. Ci sono dei fattori di rischio da considerare, oltre l’età, ma è importante sapere che c’è un rimedio, o meglio un sistema di prevenzione efficace: la pillola. Nonostante si pensi di usarla soltanto contro le gravidanze indesiderate, tornerà utile anche in questo caso.

Tra tutti i tumori delle donne, il più frequente è quello della mammella (29%), seguito dal tumore del colon-retto (14%), da quello del polmone (6%9, del corpo dell’utero (5%) e della tiroide (5%). Tra i fattori di rischio ci sono l’età superiore ai 50 anni, l’obesità, il diabete, l’ipertensione, la nulliparità e poi anche l’eccesso di grassi animali nella dieta.

Per il cancro alla cervice uterina e per quello alla mammella esistono degli screening molto validi ma per i carcinomi all’endometrio la situazione si complica. Eppure, una meta analisi pubblicata da Lancet Oncology all’inizio di agosto, spiega che l’uso dei contraccettivi orali è riuscito a diminuire l’insorgenza del tumore all’endometrio. Una prevenzione di ben 400.000 casi tra il 1965 e il 2014 e di questi 200.000 riferiti soltanto all’ultimo decennio.

La ricerca dice che l’uso della pillola per almeno 10-15 anni potrebbe dimezzare l’incidenza del cancro all’endometrio e la funzione protettiva del contraccettivo si mantiene poi per circa 30 anni dalla sospensione della pillola. Sempre sulla stessa lunghezza d’onda altri studi hanno dimostrato che la pillola abbassa anche l’incidenza del carcinoma ovarico e del carcinoma al colon-retto.

Di contro, essendo un farmaco, la pillola contraccettiva espone chi la usa a rischi circolatori, soprattutto le donne con fattori di rischio per la trombosi venosa. Per questo si consiglia di assumere la pillola sempre dopo la valutazione operata da uno specialista.

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