Kelsie Swygart e il make-up che trasforma

kelsie swygart

Un’immagine per mille parole è un motto tanto più vero da quando le reti social hanno preso il sopravvento nelle nostre vite: basta guardare la foto di Kelsie Swygart, giovane beauty guru del web, per comprenderne la portata. Il problema è che spesso l’interpretazione delle immagini prende vie del tutto inaspettate.

L’immagine che vedete, e che mostra come il make-up sia in grado di trasformare radicalmente il nostro aspetto, è stata fonte di innumerevoli polemiche nelle ultime due settimane, da quando Kelsie ha scelto di pubblicare la prima foto con il make-up a metà.

L’idea è nata dalla sfida Power of Makeup lanciata poco meno di un anno fa sulla Rete in cui si chiedeva alle partecipanti al tag di mostrare solo metà del viso truccato. Perché allora la foto di Kelsie ha suscitato tanto clamore, commenti crudeli e bullismo vero e proprio, quando c’erano già decine di video a tema?

Qualcuno si è limitato a dire che il trucco è esagerato, altri si sono spinti a criticare la scelta di coprire le sue lentiggini inviando un messaggio scorretto alle altre donne che verrebbero invitate indirettamente a nascondere le proprie peculiarità.

Se da una parte la pubblicità e il continuo battage su modelli di bellezza irrealistici fa la sua parte di danni, inducendo troppe donne a desiderare di aderire a canoni ideali innaturali, d’altro canto cosa dire degli attacchi che questa ragazza ha suscitato giocando con il make-up? Lei però non ha fatto una piega e dopo aver pubblicato una seconda foto con il trucco a metà ha spiegato:

“Non indosso sempre tanto trucco. L’ho fatto solo per la challenge. Di solito durante il giorno non mi trucco affatto se non quando vado a lavoro indossando solo eyeliner e mascara. […] Se anche lo indossassi tutti i giorni però sarebbe solo affar mio e di nessun altro. […] Quando ho pubblicato la prima foto mai avrei pensato che le persone avrebbero reagito così. […] Ho impiegato anni e sentirmi a mio agio con me stessa ed è qualcosa su cui lavoro ancora ogni giorno.”

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