Superare la soglia del dolore attraverso il parto con ipnosi

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Si chiama tocofobia ma la maggior parte delle persone la conosce come paura del parto. In fondo la donna che aspetta un bambino sa che andrà incontro ad un evento gioioso e doloroso al tempo stesso. Sono tanti i suggerimenti che si possono fornire alla donna incinta e di recente si sperimenta anche l’ipnosi in sala parto. 

Altro che party, in sala parto, la donna che teme il peggio vuole restare da sola con le sue contrazioni e la paura di non farcela. Sola oppure in compagnia di qualcuno che riesca davvero a farla rilassare, a farle dimenticare l’intensità del momento.

L’avere paura del dolore non è una cosa da sottovalutare ma bisogna poi rimboccarsi le maniche e andare avanti, far nascere il bambino e godersi il parto. Perché anche godersi questo momento è possibile. L’hypnobirthing o meglio il parto con ipnosi può essere una soluzione praticabile.

L’hypnobirthing utilizza una tecnica di rilassamento rapido, un’ipnosi molto leggera che consente alla donna di restare vigile ma anche di rendere l’esperienza meno stressante e dolorosa. Con questa tecnica si può star sicure che non si cadrà in trance. La gestante resta sveglia ma avrà la sensazione di sognare ad occhi aperti.

L’hypnobirthing si può praticare con due tecniche differenti: l’autoipnosi oppure l’ipnosi estemporanea. Nel primo caso la mamma si provoca l’induzione ipnotica con un gesto specifico, ma deve essersi preparata con uno specialista al compiere questo gesto rituale. Nel secondo caso in sala parto entrerà anche un operatore esperto per contribuire al rilassamento della gestante, regalandole i minuti che servono di tranquillità.

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