Un anno di congedo ai neogenitori, la rivoluzione di Virgin

shutterstock_171314372

Richard Branson, ancora una volta, si dimostra all’avanguardia nel riconoscimento dei diritti dei lavoratori e lo fa assegnando un congedo parentale di un anno ai neogenitori. Il magnate inglese che meno di un anno fa aveva eliminato gli orari fissi nelle sue aziende, sposta l’attenzione sulle famiglie. 

La flessibilità del lavoro parte dal riconoscimento di alcuni diritti ai lavoratori. Dal Regno Unito arriva la proposta di inserire la fertilità nel curriculum delle donne, ma è soltanto un primo piccolo passo verso la promozione della famiglia a tutto tondo. Richard Branson e la Virgin sono stati precursori di un’attenzione rivolta alle mamme e ai neogenitori anche da Goldman Sachs e Vodafone.

Branson ha detto che da padre prima e da nonno di tre nipoti adesso, sa che il primo anno di vita di un bambino è quello che i genitori vivono con più trasporto e attenzione, anche perché è forse il più duro di tutti. Per questo ha deciso che nella sua azienda si potrà sfruttare un anno di congedo parentale a stipendio pieno.

Nel Regno Unito, in queste settimane, si è discussa la divisione del congedo parentale tra mamme e papà, quelle 50 settimane in cui ha l’autorizzazione a fare i genitori a tempo pieno. Di queste 50 settimane, lo ricordiamo, 37 sono a paga ridotta.

Fin qui sembrerebbe una favola, ma lo staff di Virgin Management di Londra e Ginevra ha specificato che per sfruttare questo congedo e restare al 100% dello stipendio, bisogna rispettare dei requisiti tra cui l’anzianità di almeno 4 anni nella compagnia. Gli altri, per esempio chi lavora da meno di due anni in Virgin, potrà percepire soltanto il 25% del salario per 52 settimane.

Photo Credits | Prometheus72 / Shutterstock.com

Lascia un commento