Il tono di voce svela quanto durerà la relazione

quanto durerà la relazione

Non siamo sempre d’accordo con l’affermazione secondo cui conta più come si dice di quel che si dice ma questo concetto sembra essere vero nel caso delle relazioni, anzi della loro durata nel tempo: il tono di voce svela quanto durerà la relazione, è quanto sostiene una recente ricerca interdisciplinare.

Il tono della voce di chi parla svela molto più di quanto non faccia il significato delle parole, su questo possiamo essere tutti in perfetto accordo e da questo assunto è partito lo studio che ha coinvolto ricercatori della USC Viterbi School of Engineering e della University of Utah.

I risultati sono stati chiari: il tono che i membri di una coppia usano per parlarsi a vicenda può svelare molto del successo della loro relazione a lungo termine. Ammettiamo che ci fa rabbrividire immaginare che nel nostro tono di voce possa celarsi il destino della nostra vita amorosa ma alla scienza cosa vuoi controbattere? Non c’è poesia che tenga, ogni romanticismo brutalmente distrutto e sacrificato sull’altare dell’evidenza scientifica.

I ricercatori hanno creato un algoritmo che classifica le registrazioni di centinaia di conversazioni di coppia secondo caratteristiche acustiche specifiche. In questo modo è stato possibile analizzare la comunicazione verbale degli innamorati riconoscendo i picchi emozionali, il nervosismo e altri sentimenti che, sa il cielo come, sono stati rigorosamente categorizzati.

L’algoritmo derivato da queste ricerche è in grado di predire se una coppia rimarrà insieme nell’arco di 5 anni. Secondo i ricercatori stime così precise possono essere utili nel riconoscere potenziali comportamenti pericolosi o più semplicemente sintomi di un problema di coppia che non si è ancora manifestato.

Tutto ciò permetterebbe di intervenire per tempo prima che la relazione si sfasci e vada a rotoli. Uno strumento in mano a psicologi e terapisti di coppia, insomma, più che qualcosa di cui possiamo servirci noi stessi. Ma in fondo non vale sempre la cara vecchia regola dell’imparare ad ascoltarsi a vicenda?

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