Tassa sull’ascensore, Confedilizia accoglie le perplessità degli inquilini

Tassa ascensore

Si sa che comprare una casa in un palazzo provvisto di ascensore comporta una spesa maggiore rispetto all’acquisto di un appartamento in un complesso che ne è sprovvisto. Confedilizia però avverte tutti che è stata istituita una tassa su questi strumenti. 

Confedilizia spiega che se fosse davvero introdotta una tassa sugli ascensori, sarebbero annullati gli effetti dell’abolizione della TASI. La tassa sugli ascensori, tra l’altro sembrerebbe inutile perché i controlli periodici sarebbero sufficienti a rendere questi strumenti funzionanti senza l’introduzione dei controlli di manutenzione straordinaria collegati alla tassa. Quali sono i controlli obbligatori? Confelidizia li riassume così:

  1. ogni sei mesi, per legge, gli ascensori sono sottoposti a manutenzione da tecnico abilitato o ditta specializzata, con verifica di paracadute, limitatore di velocità, dispositivi di sicurezza, funi, catene e attacchi, isolamento impianto elettrico e collegamenti con la terra;
  2. ogni due anni, per legge, gli ascensori sono sottoposti a verifica dall’Asl o dall’Arpa o da un organismo di certificazione autorizzato dal Ministero dello sviluppo economico e notificato alla Commissione europea;
  3. sempre per legge, qualora il manutentore rilevi un pericolo, deve fermare l’impianto, fino a quando non sia stato riparato, informandone il proprietario, l’incaricato delle verifiche periodiche e il Comune per l’adozione di eventuali provvedimenti di competenza.

Basta allora raffrontare i controlli previsti dalla legge per gli ascensori senza dover fare salti mortali. È palese, a giudizio dell’Organizzazione dei proprietari di casa, che la sicurezza è garantita, tanto che bassissima è la percentuale di incidenti, in presenza di un traffico giornaliero di passeggeri da 30 a 40 milioni. Confedilizia ha comunque rivolto un appello al presidente del Consiglio.

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