Tachipirina in gravidanza, a cosa fare attenzione

In gravidanza non bisognerebbe avere la necessità di assumere medicinali, non bisognerebbe avere bisogno nemmeno di un antipiretico. Nei nove mesi di attesa si dovrebbe stare bene e basta. Eppure può capitare di avere degli acciacchi, anche lievi che necessitano l’assunzione di medicinali. E se tra questi ci fosse la tachipirina?

Un antipiretico come la tachipirina o il paracetamolo in generale, per molti anni è stato considerato innocuo tanto che le donne, anche in attesa, sapevano di dover prendere proprio questo medicinale per qualsiasi infiammazione fosse arrivata nei nome mesi di gravidanza. Adesso alcuni studi scientifici cercano di frenare ed invertire la tendenza per via di una nuova consapevolezza.

L’ultima ricerca in proposito è stata realizzata da un team di ricercatori scozzesi, dell’Università di Edimburgo ed è stato pubblicato sulla rivista Science Translational Medicine. Grazie ad uno studio molto particolareggiato sui topi, si è scoperto che il paracetamolo in gravidanza riduce i livelli di testosterone del feto.

Gli scienziati hanno simulato più fedelmente possibile la gravidanza impiantando pezzi di tessuto testicolare fetale su un gruppo di topi. Hanno diviso gli animali in due gruppi somministrando ad uno una dose di paracetamolo al giorno per una settimana e all’altro una dose di placebo che è inattivo dal punto di vista farmacologico, sempre per lo stesso periodo di tempo.

Si è visto così che la tachipirina incide sul testosterone e quindi se usato con regolarità e a lungo in gravidanza, può incidere sullo sviluppo degli organi sessuali maschili, ovvero aumenta il rischio di problemi riproduttivi nei neonati maschi.

A questo punto, esattamente come la mamma ipergreen si preoccupa di trovare sistemi per abbassare la febbre dei bambini senza l’uso di medicinali, così ogni mamma anche molto incline alla soluzione rapida e farmacologica dei malanni, dovrebbe sperimentare in gravidanza qualche alternativa naturale.