Lo sperma di Putin via posta, proposta choc per la fecondazione assistita

La fecondazione assistita e quella programmata, in questi ultimi mesi, stanno assumendo dei risvolti inquietanti. Che il datore di lavoro consenta alle dipendenti di posticipare la maternità occupandosi economicamente del congelamento degli ovuli, è già troppo per l’opinione pubblica.

La scelta di Apple e Facebook che tanto ha colpito le donne in tutto il mondo, ha diviso l’universo femminile tra coloro che pur di diventare madri sono d’accordo con questi strumenti e tecniche e coloro che non apprezzano l’imposizione dall’alto per una questione così delicata.

Adesso, dalla Russia, arriva un’altra proposta molto particolare per la fecondazione assistita, riportata dal TgCom: la possibilità di avere figli con lo sperma di Vladimir Putin, inviato a casa per posta. Le madri incinte del presidente, spiega il deputato, avrebbero delle agevolazioni dal Governo.

I figli di Putin, infatti dovrebbero crescere in istituti speciali finalizzati a rendere i ragazzi leali alla madre patria e al presidente della Federazione Russa. In pratica i bambini nati dal presidente dovrebbero andare a formare l’élite politica e militare della nazione. Dalla stessa deputata erano arrivate anche altre proposte choc nei mesi scorsi: il divieto di adottare bambini russi per gli americani, il consiglio agli ebrei russi di lasciare il paese e il divieto di avere rapporti sessuali nella Repubblica di Crimea.

La propaganda portata avanti attraverso la fecondazione assistita, riaccende il dibattito anche nel nostro Paese dove da pochi mesi è stato dato il via libera alla fecondazione assistita eterologa. Nelle linee guida per questo trattamento s’impone alle coppie di non scegliere le caratteristiche del bambino sulla base del patrimonio genetico del donatore. In Italia, l’unica attenzione è a non avere bambini troppo diversi dai genitori, ispirandosi al principio di ragionevole compatibilità.

Lontane dal voler proporre e favorire gli esperimenti di eugenetica, voi avete mai pensato alla possibilità di scegliere i caratteri di vostro figlio? Pensate che ci sia qualcosa di buono, almeno nei principi, nella proposta russa?

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