palette nude the balm

I nomi delle palette Nude The Balm sono sessisti?

palette nude the balm

Le palette trucco con i colori nudes, vero must-have del momento, sono capaci di suscitare polemiche oltre che il desiderio di possederle: i nomi delle palette nude The Balm sono accusati di essere sessisti. Ma lo sono davvero? È la domanda che ci si pone notando la scelta infelice per denominare l’ultima linea nata del marchio The Balm.

La nuova proposta del brand cosmetico americano comprende due palette, The Nude’Tude e The Nude Dude, una declinata al femminile e una al maschile ma in ambedue i casi con giochi di parole e immagini a dir poco espliciti.

Si tratta di palette dai colori nudi che conquistano le ragazze perché consentono di realizzare trucchi semplici e giornalieri o più sofisticati e serali. Spesso sono contenuti in confezioni accattivanti o, ed è questo il caso, originali e ironiche. Divertenti, secondo alcuni. Inutilmente ammiccanti, secondo altri.

Nude-Dude-Palette

Le cialde di ombretti sono sistemate sui corpi maschili e femminili di figure dal sapore retro anni Cinquanta, una grafica ricorrente tra i prodotti di The Balm. I nomi dei colori sono in linea con la provocazione.

Si scelgono infatti parole come Stubborn, Selfish, Snobby, Silly, Stand-offish (cioè testarda, egoista, snob, sciocca e altezzosa) per la versione femminile; Fearless, Faithful, Funny e Friendly (ovvero intrepido, fedele, divertente e amichevole) per la versione maschile.

È questo particolare ad avere scatenato le ire delle donne che hanno accusato il marchio di aver scelto un approccio sessista: perché le donne vengono definite con aggettivi caratteriali negativi e gli uomini, al contrario, sono descritti solo in positivo? Tanto più per un prodotto naturalmente destinato alle donne.

Tivoli Festival, al via la prima edizione

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La Regione Lazio – in collaborazione con MIBACT –  con il patrocinio del Comune di Tivoli Assessorato alla Cultura e Turismo, prodotto dalla Fondazione Musica per Roma, in collaborazione con  l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e Festival Jeux d’Art, presenta la prima edizione del Tivoli Festival in occasione di una riapertura straordinaria di uno dei maggiori complessi sacri dell’architettura romana in epoca repubblicana, il Santuario di Ercole Vincitore.
All’interno di una politica di valorizzazione dell’area monumentale di Tivoli nel suo complesso da parte della Regione Lazio, che ha investito insieme al Mibact risorse straordinarie per interventi regionali di recupero fisico e valorizzazione, il santuario di Ercole Vincitore, così riqualificato, si aggiunge allo stupefacente percorso archeologico e turistico che collega i siti monumentali di Tivoli e del suo territorio, le ville storiche, due delle quali siti Unesco, Villa Adriana e Villa d’Este, Villa Gregoriana – l’Acropoli e il Centro Storico. Sono proprio Villa d’Este e il Centro Storico gli altri due palcoscenici d’eccezione di questo appuntamento estivo sotto le stelle, che si svolgerà dal 21 luglio al 10 agosto 2015. Un cast eccezionale per un originale calendario di eventi di qualità: musica, danza teatro, poesia offerti gratuitamente al pubblico estivo.

Il programma

Sarà un progetto originale di Ambrogio Sparagna, prodotto dalla Fondazione Musica per Roma, a inaugurare il Festival, il 21 luglioBella Fatte chiamà è un Concerto camminante nel centro storico di Tivoli, con la partecipazione di Ambrogio Sparagna, l’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, il gruppo delle Tamburellare di Tivoli, gli Zampognari della Valle dell’Aniene e i Cantori d’Appennese. Il cammino di Bella fatte chiamà si concluderà al Santuario di Ercole Vincitore con una breve esibizione animata da tutti i protagonisti di questo originale concerto camminante.

Il 22 e il 27 luglio, a Villa d’Este, due importanti appuntamenti con le compagini corali e orchestrali dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Il primo sarà con il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, composto da circa 90 elementi e diretto da Ciro Visco, con Marco Roverelli al pianoforte.
Il secondo appuntamento vedrà sul palco l’Ensemble Accademia Barocca di Santa Cecilia, unico gruppo in Italia di musica antica formatosi all’interno di un’Orchestra Sinfonica, che utilizza strumenti d’epoca, o fedeli ricostruzioni, per il repertorio di ogni periodo.

Venerdì 31 luglio, al Santuario di Ercole Vincitore, andrà in scena Odissea Un racconto mediterreneo – Penelope  Canti XIX e XXIII, con Maddalena Crippa, un reading progettato e diretto da Sergio Maifredi.

Agosto inizia sotto il segno di Noa che quest’anno celebra i 25 anni di straordinaria collaborazione con Gil Dor.
Sabato 1 agosto presso il Santuario di Ercole Vincitore (prima tappa assoluta), Noa e Gil Dor, ripropongono la formula che li vide iniziare e che conserva ancor oggi tanti estimatori.

Il 4 agosto alle ore 21 il palcoscenico del Santuario di Ercole Vincitore ospiterà Enrico Pieranunzi in piano solo con il suo Unlimited.

Il progetto “La meravigliosa avventura del tango” il 5 agosto presso il Santuario di Ercole Vincitore vede protagonisti il pianista, compositore e Direttore d’Orchestra argentino Luis E. Bacalov e Anna Maria Castelli, voce stabile delle produzioni tango di Bacalov.

Il “Concerto in quintetto” di Nicola Piovani (mercoledì 5 agosto, Villa d’Este) propone brani scritti per il cinema, per il teatro, per le sale da concerto, appositamente rivisitati e riarrangiati da Nicola Piovani in una versione per piccolo gruppo di solisti.

Il 9 agosto a Villa d’Este andrà in scena “Cabaret Yiddish” di e con Moni Ovadia. Uno spettacolo che “sa di steppe e di retrobotteghe, di strade e di sinagoghe”.

Ultimo appuntamento, lunedì 10 agosto al Santuario di Ercole Vincitore, con Massimo Popolizio, voce recitante di uno splendido reading: Massimo Popolizio e Valerio Magrelli – I sonetti di G.G.Belli.

Foto |   Marina99 x Shutterstock

CityFest e la programmazione del Nuovo Cinema Aquila‏ dal 18 al 30 Luglio

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“Apre sabato 18 Luglio il Nuovo Cinema Aquila con il primo film dedicato ai più piccoli, Mune – Il guardiano della Luna – dichiara l’Assessore alla Cultura e al Turismo di Roma Capitale Giovanna Marinelli – Per l’ Amministrazione, come dichiarato da subito, questo luogo, un bene confiscato alla mafia, è una priorità della città e non doveva chiudere. Abbiamo dunque lavorato celermente per garantirne la continuità delle attività e, dopo dei brevi lavori di messa a norma, grazie all’importante apporto di Fondazione Cinema per Roma, il cinema riapre. È una programmazione gratuita all’interno di CityFest – il grande contenitore di eventi speciali, intrattenimento e formazione della Fondazione Cinema per Roma presieduta da Piera Detassis – pensata per le famiglie e i più piccoli, spalmata su tre giorni della settimana (martedì, giovedì e sabato), in attesa della prossima assegnazione per la gestione del bando. Un ulteriore appuntamento di qualità nel cartellone dell’Estate Romana nel momento in cui anche le tradizionali arene stanno avviando la loro programmazione. È il risultato di un percorso condiviso con il municipio V che vuole salvaguardare un progetto culturale e un luogo così importante”.

I sei appuntamenti, che si terranno dal 18 al 30 luglio ogni sabato, martedì e giovedì, saranno curati da Mario Sesti, responsabile dei progetti speciali CityFest, e da Fabia Bettini e Gianluca Giannelli, curatori di Alice nella città, per il settore giovani/educational. La rassegna è stata inoltre realizzata grazie a Lucky Red e Notorius. L’ingresso alle proiezioni sarà gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili.

La programmazione

La programmazione del sabato sarà dedicata al pubblico giovane: si inizierà il 18 luglio, alle ore 18.30, con Mune – Il guardiano della luna, poetica fiaba d’animazione che vede la firma di Alexandre Heboyan, animatore di Kung Fu Panda e Mostri contro Alieni, affiancato da Benoit Philippon co-autore della sceneggiatura. Francese di nome, cosmopolita di fatto, la storia di Mune si svolge in un tempo sospeso tra favola e mito, in cui luna e sole sono oggetti magici e misteriosi trascinati per il mondo dai rispettivi guardiani, incaricati di mantenere così la necessaria armonia terrestre. La convenzionalità dell’intreccio è per i più piccini; per tutti, invece, il piacere dello sguardo.

Martedì 21 luglio alle ore 21 sarà la volta de La cuoca del presidente di Christian Vincent, ispirato alla vita di Danièle Mazet-Delpeuch, cuoca personale del presidente François Mitterrand dal 1988 al 1990: per la sua interpretazione Catherine Frot ha ricevuto la nomination come miglior attrice ai Premi César.

Giovedì 23 luglio alle ore 21, sarà proiettato Quando meno te lo aspetti, una divertente favola moderna frutto della collaborazione fra Agnès Jaoui e Jean-Pierre Bacri, gli autori di alcune fra le commedie francesi di maggior successo degli ultimi anni (Il gusto degli altri, candidato all’Oscar come miglior film straniero, Così fan tutti, premio per la migliore sceneggiatura a Cannes).

Sabato 25 luglio, alle ore 18.30, secondo appuntamento dedicato ai ragazzi: il Nuovo Cinema Aquila ospiterà Belle & Sebastien di Nicolas Vanier, tratto dalla raccolta di racconti di Cécile Aubry, che ha firmato anche la serie televisiva, e dal cartone animato giapponese che ha cresciuto milioni di bambini in tutto il mondo. Il film è stato presentato in anteprima a Roma in collaborazione con Alice nella città. Dopo il grande successo di critica e pubblico, è atteso un sequel del film la cui uscita, nelle sale francesi, è prevista a Natale.

 La programmazione proseguirà martedì 28 luglio alle ore 21 con la proiezione di Gloria di Sebastián Lelio, ritratto profondo e sincero di una cinquantottenne con un animo da adolescente, interpretata dall’attrice cilena Paulina García, premio per la miglior interpretazione femminile al Festival di Berlino.

Ultimo appuntamento giovedì 30 luglio alle ore 21 con Moonrise Kingdom – Una fuga d’amore del regista cult Wes Anderson. La pellicola, che ha aperto la 65ª edizione del Festival di Cannes, candidata al Golden Globe come miglior film, ospita un cast di star composto da Bruce Willis, Edward Norton, Bill Murray, Frances McDormand, Tilda Swinton. 

Foto | Moonrise Kingdom

Porno e realtà virtuale, nuova frontiera della solitudine

porno e realtà virtuale

Porno e realtà virtuale sono già strettamente connessi da quando l’Oculus Rift, una sorta di occhiale a forma di maschera per la realtà virtuale, ha aperto nuove frontiere alla fruizione del porno online. L’esperienza è diventata più immersiva ma a quando pare la frontiera si è già spostata un po’ più in là. Parliamo di una frontiera tecnologica, certo, ma anche quella della solitudine che preannuncia.

La notizia riguarda una nuova partnership tra VirtualRealPorn, un sito web che offriva già l’esperienza 3D, e Lovense, un’azienda che produce sex toys che possono adesso interagire attivamente e in perfetta sincronia con i device visivi tridimensionali. Così tutto diventa molto più realistico, come se stesse accadendo non davanti a sé ma proprio a se stessi.

La fantasia, la relazione umana, l’intimità che si stabilisce con una persona reale saranno irrimediabilmente sovrastate e spazzate via da questa novità? Potrebbe accadere presto dal momento che non si tratta più solo una possibile evoluzione ma di una realtà concreta. Ecco perché ci viene da pensare che si tratta della nuova frontiera della solitudine del futuro, un futuro molto vicino.

TechCrunch ha intervistato il co-fondatore di VirtualRealPorn che ha spiegato: “Quando guardi il classico porno vedi ciò che il regista ha deciso di mostrarti. Su VR invece tu puoi scegliere come agire, l’attrice è di fronte a te, puoi guardare dove vuoi.”

Ciò è reso possibile da riprese 3D a 180 gradi che creano non solo l’illusione di trovarsi nell’azione ma la convinzione di esserci davvero grazie anche agli stimoli fisici e del tutto reali dei sex toys collegati.

A quanto pare questo sarà il futuro immediato e in verità ci appare come un futuro un po’ triste e decisamente impoverito perché somiglia tanto ad un rifugio per chi non riesce con facilità a stabilire una relazione fisica (ma anche emotiva) con una persona dell’altro sesso.

Al di là di questo atteggiamento che potrebbe facilmente apparire bacchettone, però, c’è anche dell’altro. Un recente studio scientifico ha dimostrato che chi consuma abitualmente grandi quantità di porno vive una vita più povera di gioie. È altrettanto vero che l’uomo è un animale sociale per natura e quello sessualmente più creativo. Siamo davvero sicuri di voler rinunciare a tutto questo per indossare una maschera e guardare dentro uno schermo?

Photo Credits | Julia Tim / Shutterstock.com

belly slot emily ratajkowski

Il belly slot è la nuova moda social dell’estate 2015

belly slot emily ratajkowski

Una moda dopo l’altra si rischia di ritrovarsi conciate come pagliacci con labbra giganti, ustionate con la sunburn art, gravemente denutrite e così via: la nuova moda social dell’estate 2015 si chiama belly slot e sta facendo molto parlare di sé.

Negli ultimi giorni è uno degli argomenti di conversazione social più caldo, ma se ne discute per lo più in negativo perché quello che nasce come un gioco fa letteralmente inorridire chi si preoccupa delle possibili derive di questa proposta beauty non proprio sana.

Il belly slot è letteralmente il solco verticale sulla pancia tonica e scolpita oppure semplicemente troppo magra, secondo i casi. Appena poche settimane fa si erano levate grida di stupore nel vedere la pancia di Anna Tatangelo che sembrava solcata da una terribile cicatrice. In verità era solo il suo belly slot che una foto impietosa aveva fatto apparire come un segno di ben altra natura.

Con la prova costume che è diventato lo spauracchio femminile di ogni estate e un pubblico di adolescenti (ma anche donne fatte e finite) insoddisfatte del proprio corpo, il belly slot può rivelarsi non solo l’ultima folle moda di stagione ma anche un obiettivo pericoloso.

La diffusione sui social è stata tanto rapida quanto inevitabile, essendo ormai il mezzo più utilizzato e anche il più potente attraverso sui si spargono e vengono raccolte le tendenze di tutti i tipi. A lanciare il trend è stata la modella Emily Ratajkowski, a riprenderlo decine di ragazze.

La domanda è sempre la stessa: vale la pena sottoporsi ad estenuanti diete dimagranti, o peggio a pericolosi digiuni, per qualche Like sulla foto pubblicata dalle vacanze al mare? La risposta è sempre quella, decisa ma mai troppo ripetuta: no, decisamente no.

Photo Credits | Screenshoot da Instagram

donne di successo scelgono gli uomini sbagliati

Le donne di successo scelgono gli uomini sbagliati

donne di successo scelgono gli uomini sbagliati

Le chiamano donne alfa, hanno una carriera brillante, personalità forte, la capacità di ottenere ruoli professionali di responsabilità superando gli uomini eppure sbagliano in campo sentimentale: le donne di successo scelgono gli uomini sbagliati e lo dimostra la dottoressa Sonya Rhodes, psicoterapeuta esperta in relazioni di coppia.

Il suo libro The Alpha Woman Meets Her Match, disponibile anche in ebook ma per il momento solo in lingua inglese, spiega che le donne alfa – corrispondenti femminili degli uomini alfa – hanno capacità eccellenti in tutti gli ambiti meno che in quello sentimentale.

Sono spesso single oppure vivono relazioni infelici per via del fatto che tendono a scegliere uomini della stessa tipologia, creando un conflitto e una lotta per il potere che non funziona mai nella vita di coppia.

Secondo la dottoressa Rhodes la donna alfa cerca un uomo che le somigli, che sia alla sua altezza, abbia una carriera di successo e una personalità brillante. Il problema è che queste relazioni sono destinate al fallimento visto che la definizione stessa di alfa impone che una sola persona eserciti una leadership. Un equilibrio diverso è impossibile da mantenere tra due personalità forti.

Le donne alfa dunque dovrebbero rassegnarsi a cercare il proprio compagno tra gli uomini beta? Proprio così, suggerisce la Rhodes che di esperienza ne ha accumulata parecchia in molti anni di terapie di coppia in cui ha visto passarle davanti una vasta rassegna di relazioni sbagliate.

Le donne di oggi sono forti, decise e sicure di sé ma temono di essere in ritardo sulla tabella di marcia sentimentale perché si sono preoccupate di costruirsi una carriera trascurando il cuore. Sentono di avere fretta di trovare un compagno e mettere su famiglia ma optano puntualmente per il maschio alfa.

Eppure stando alla descrizione della Rhodes il maschio beta non è poi così male. Lungi dall’essere un uomo sottomesso e debole, è invece una persona che non si tira indietro né davanti alle sfide del lavoro né di fronte ad un pannolino sporco o ad una cena da preparare. Pare proprio che ci guadagneremmo a cercare un uomo beta anziché concentrarci con gli uomini alfa, no?

Resta fermo il fatto che le etichette e le suddivisioni così nette sono sempre e solo etichette, che aiutano a dare ordine ai pensieri ma non rappresentano e non esauriscono la realtà. Di uomini come di donne c’è una varietà grande quanto il mondo stesso. E il fattore fortuna, nell’incontrare la persona giusta, sfuggirà comunque alle nostre manie di controllo.

Photo Credits | EKS / Shutterstock.com

10 Libri per l’Estate 2015

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Ultima rassegna per l’estate 2015 riguarda i libri, veri compagni di avventura. In viaggio, al mare, durante una pausa a pancia in giù sul divano non importa. Il libro resterà sempre l’unico con cui condividere la stagione più lunga dell’anno.

Dopo le  canzoni e i film, ecco i 10 Libri dell’Estate 2015 selezionati per voi. Buona Lettura!

1. Cicerone – L’amicizia

Dialogo ciceroniano risalente al 44 a. C. e dedicato ad Attico, s’immagina condotto da tre illustri interlocutori, Fannio, Scevola e Lelio, che disquisiscono sul tema dell’amicizia.

2. Jane Austen – Ragione e Sentimento

Scritto fra il 1795 e il 1810, fu pubblicato anonimo per la prima volta nel 1811. Protagoniste sono le giovani sorelle Dashwood, Elinor e Marianne, che, alla morte del padre, sono costrette a fare i conti con le ristrettezze economiche in una modesta casa nel Devonshire. Qui conosceranno sofferenze e gioie dell’amore, che le porteranno a conciliare ragione e sentimento e a diventare donne.

3. Haruki Murakami – 1Q84

Pubblicato nel 2009, il romanzo si divide in 3 volumi. Spietata e fragile, Aomame è un killer in minigonna e tacchi a spillo, che vendica tutte le donne vittime di violenza. Tengo è un ghost writer che deve riscrivere un libro inquietante e pericoloso come una profezia. Entrambi si giocano la vita in una storia che sembra destinata a farli incontrare. Ma quando Aomame, sollevando gli occhi al cielo, vede sorgere una seconda luna, capisce che non potranno condividere neppure la stessa realtà.

4. Mo Yan – L’uomo che allevava i gatti

Pubblicato nel 1997, è la raccolta di racconti dello scrittore cinese, premio Nobel per la letteratura nel 2012. Figli di contadini e orfani, i bambini di Mo Yan sono fragili creature in carne e ossa, ma anche piccoli fantasmi che visitano le case degli adulti e le vaste campagne della Cina rurale.

5. John Steinbeck – La luna è tramontata

Scritto nel 1942, è una delle opere più amate dello scrittore statunitense. Traendo spunto da un episodio della resistenza norvegese contro l’invasione nazista, il romanzo racconta di gente semplice e dei loro sentimenti umili ed imperituri: amore, odio, dignità e senso del dovere.

6. Italo Calvino – Marcovaldo ovvero le stagioni in città

Pubblicato nel 1963, è una raccolta di venti novelle. “Personaggio buffo e melanconico, Marcovaldo è il protagonista d’una serie di favole moderne” scrisse Italo Calvino, segnando, come in un suo bloc-notes, avvenimenti impercettibili nella vita di una grande città industriale, quali possono essere il passaggio di una nuvola carica di pioggia o l’arrivo mattutino di uno sbuffo di vento.

7. Pasquale Festa Campanile – Per amore, solo per amore

Romanzo che valse all’autore il Premio Campiello nel 1984, la storia è quella di Maria e Giuseppe, coppia fuori dal mito, e della nascita del primo figlio Gesù.

8. Umberto Curi – Un filosofo al cinema

Pubblicato nel 2006, Curi dimostra la capacità che ha il Cinema di rendere visibile l’intellegibile. Oggetto del libro sono i film, testi ricchi di significato e di motivi filosofici. Ne vengono analizzati circa venti dell’ultimo triennio per saggiare in quali forme e con quali esiti la produzione cinematografica corrisponda ai grandi interrogativi di oggi.

9. Archibald J. Cronin – La cittadella

Pubblicato nel 1937, è ormai un classico della letteratura moderna, pieno di senso morale e di impegno civile. Cronin parla dell’ingiustizia della società, della miseria corruttrice e dell’arroganza del potere attraverso la storia del dottor Manson.

10. Vasilij Grossman – Vita e destino

Pubblicato nel 1980, è ambientato in Unione Sovietica all’epoca della Seconda Guerra Mondiale e della battaglia di Stalingrado. Una dura riflessione sul male rappresentata attraverso le vicende di un gran numero di personaggi collegati tra loro. ” Libri come Vita e Destino eclissano quasi tutti i romanzi che oggi, in Occidente, vengono presi sul serio”, scrisse lo scrittore francese George Steiner.

E voi quale avreste scelto?

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