Menopausa: ritorna Chondrovita, “l’amico per la pelle” e non solo

Chondrovita

Un ritorno a grande richiesta, va detto. Per quello che Chondrovita contiene, per quello che non contiene e per quello che fa. A beneficio della pelle, che in questo modo mantiene (o riguadagna) elasticità e luminosità. Ma, soprattutto, a beneficio di ossa, articolazioni, cartilagini – in grado, così, di rimanere mobili e forti.

Perché il grande nemico non è tanto la ruga quanto l’osteoporosi. Della quale (come dicevamo nel nostro primo articolo sul collagene idrolizzato e il suo funzionamento) nel nostro Paese soffrono 5 milioni di persone, l’80% delle quali donne in post-menopausa.

E, come dicevamo, si tratta di aiutarsi da dentro. Tenendosi idratate e associando all’integratore “da bere” le vitamine ACE – cioè, i tre grandi antiossidanti che favoriscono la sintesi e il mantenimento del collagene nel nostro corpo.

Le virtù del Chondrovita

Questo integratore contiene:

  1. un collagene idrolizzato filtrato e purificato, in grado quindi di garantire la massima sicurezza; 
  2. peptidi della migliore dimensione, la più piccola possibile – 3 kD come peso molecolare – per garantire la massima efficacia in termini di assimilazione;
  3. la quantità perfetta (10 grammi a bustina) per permettere ai peptidi di superare la barriera gastro-intestinale e arrivare, così, alle articolazioni e alle cartilagini.

Cosa non contiene? Latticini, glutine, zuccheri, grassi e colesterolo. Un pregio in più rispetto ad altri integratori, che rende Chondrovita compatibile con le donne che soffrono di celiachia, diabete, cardiopatie e rispettive allergie o intolleranze.

In quanto ai benefici, e oltre a quelli già evocati, Chondrovita aiuta anche ad aumentare la massa magra e a ridurre la massa grassa. Quindi, persino a dimagrire bene, con soli vantaggi e niente danni. E, tutto questo, mentre rafforza ossa, articolazioni, cartilagini, tendini e vasi sanguigni – senza dimenticare denti, unghie, pelle e capelli. 

Come assumere Chondrovita

Con un bicchiere d’acqua e preferibilmente al mattino, sapendo che i peptidi si accumulano nei tessuti ossei e cartilaginei poche ore dopo l’assunzione e che diventano ancora più efficaci se – come dicevamo – accompagnati dalle vitamine ACE.

Possibilmente, per tre mesi consecutivi – cioè, il dosaggio consigliato per dare il tempo al collagene di fissarsi dove serve: una durata di assunzione da verificare con il proprio medico, assieme alle (poche ma pur sempre importanti) eventuali controindicazioni.

Infine, senza esagerare nel frattempo con il Sole senza protezione, il sale e le carni lavorate, i zuccheri raffinati e le bevande energizzanti, i fritti e i cibi piccanti, l’alcool, il caffè o le sigarette – cioè, con i cibi e gli stili di vita che accelerano la riduzione della “proteina-colla” nel nostro organismo. Che, ricordiamo, si produce naturalmente fino ai 25 anni ma che dopo questa età rallenta, chiedendoci di “collaborare” per mantenerci in salute, forti e anche belle. 

A dare vita agli anni e non anni alla vita.

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