calabria vibo valentia

Perchè visitare Vibo Valentia, con la vostra dolce metà o con le amiche

calabria vibo valentia

Vibo Marina, un affascinante borgo marittimo situato nel cuore della Calabria, è un luogo che racchiude una ricca storia e una vivace cultura. Questa frazione del comune di Vibo Valentia, affacciata sul Mar Tirreno e incastonata nel golfo di Sant’Eufemia, è un luogo che merita di essere scoperto.

La storia di Vibo Marina risale al periodo neolitico, quando le sue insenature erano utilizzate come approdi per il commercio dell’ossidiana. Con l’arrivo dei colonizzatori greci, il porto di Hipponion fu costruito nello stesso luogo, segnando l’inizio di una lunga e affascinante storia. Nel 294 a.C. e 289 a.C., Agatocle di Siracusa fece di Vibo Marina un importante centro commerciale. Originariamente, il luogo era conosciuto come Porto Santa Venere, in onore della dea Venere.

Oggi, Vibo Marina è un vivace centro di attività, con una delle più significative aree industriali della provincia. Il suo porto è un importante snodo per il commercio e il turismo, con collegamenti regolari con le Isole Eolie e altre destinazioni lungo la costa tirrenica.

Ma Vibo Marina non è solo industria e commercio. Il borgo offre anche una serie di attrazioni turistiche e culturali. Il Santuario Diocesano dedicato a Maria SS. del Rosario di Pompei è un luogo di devozione e spiritualità. La Torre Marzano, situata in viale Sen. Delfino Parodi, è un monumento storico che merita una visita. I fondali di Trainiti, con il loro molo romano, sono un luogo affascinante per gli appassionati di storia e archeologia. E non dimentichiamo il Castello di Bivona e la Tonnara, futura sede del Polo Museale Civiltà del Mare di Bivona.

Per gli amanti dello sport, Vibo Marina offre una serie di opportunità. L’U.S. Marinate ha una lunga storia nel calcio, con diverse stagioni trascorse in Prima Categoria. La Jonathan Vibo Marina ha militato nei campionati di serie C2 e D di calcio a 5. E per gli appassionati di pallavolo, la Tonno Callipo e la Volley Vibo Marina offrono emozionanti partite nei campionati di Serie A2 e Serie C.

Dopo una giornata passata a esplorare le meraviglie di Vibo Marina, cosa c’è di meglio di un comodo e accogliente alloggio dove riposarsi? GT Apartments offre una serie di vantaggi per i turisti. Questi appartamenti moderni e ben attrezzati offrono tutto il comfort di casa, con l’aggiunta di una vista mozzafiato sul mare. La posizione centrale di GT Apartments rende facile raggiungere tutte le principali attrazioni di Vibo Marina, mentre il loro servizio clienti di alta qualità assicura che ogni ospite si senta benvenuto e curato.

In conclusione, Vibo Marina è un luogo ricco di storia, cultura e bellezza naturale. Che siate appassionati di storia, amanti dello sport o semplicemente in cerca di un luogo dove rilassarvi e godervi la bellezza del mare, Vibo Marina ha qualcosa da offrire a tutti. Non perdete l’opportunità di scoprire questo affascinante borgo calabrese.

Chondrovita

Menopausa: ritorna Chondrovita, “l’amico per la pelle” e non solo

Chondrovita

Un ritorno a grande richiesta, va detto. Per quello che Chondrovita contiene, per quello che non contiene e per quello che fa. A beneficio della pelle, che in questo modo mantiene (o riguadagna) elasticità e luminosità. Ma, soprattutto, a beneficio di ossa, articolazioni, cartilagini – in grado, così, di rimanere mobili e forti.

Perché il grande nemico non è tanto la ruga quanto l’osteoporosi. Della quale (come dicevamo nel nostro primo articolo sul collagene idrolizzato e il suo funzionamento) nel nostro Paese soffrono 5 milioni di persone, l’80% delle quali donne in post-menopausa.

E, come dicevamo, si tratta di aiutarsi da dentro. Tenendosi idratate e associando all’integratore “da bere” le vitamine ACE – cioè, i tre grandi antiossidanti che favoriscono la sintesi e il mantenimento del collagene nel nostro corpo.

Le virtù del Chondrovita

Questo integratore contiene:

  1. un collagene idrolizzato filtrato e purificato, in grado quindi di garantire la massima sicurezza; 
  2. peptidi della migliore dimensione, la più piccola possibile – 3 kD come peso molecolare – per garantire la massima efficacia in termini di assimilazione;
  3. la quantità perfetta (10 grammi a bustina) per permettere ai peptidi di superare la barriera gastro-intestinale e arrivare, così, alle articolazioni e alle cartilagini.

Cosa non contiene? Latticini, glutine, zuccheri, grassi e colesterolo. Un pregio in più rispetto ad altri integratori, che rende Chondrovita compatibile con le donne che soffrono di celiachia, diabete, cardiopatie e rispettive allergie o intolleranze.

In quanto ai benefici, e oltre a quelli già evocati, Chondrovita aiuta anche ad aumentare la massa magra e a ridurre la massa grassa. Quindi, persino a dimagrire bene, con soli vantaggi e niente danni. E, tutto questo, mentre rafforza ossa, articolazioni, cartilagini, tendini e vasi sanguigni – senza dimenticare denti, unghie, pelle e capelli. 

Come assumere Chondrovita

Con un bicchiere d’acqua e preferibilmente al mattino, sapendo che i peptidi si accumulano nei tessuti ossei e cartilaginei poche ore dopo l’assunzione e che diventano ancora più efficaci se – come dicevamo – accompagnati dalle vitamine ACE.

Possibilmente, per tre mesi consecutivi – cioè, il dosaggio consigliato per dare il tempo al collagene di fissarsi dove serve: una durata di assunzione da verificare con il proprio medico, assieme alle (poche ma pur sempre importanti) eventuali controindicazioni.

Infine, senza esagerare nel frattempo con il Sole senza protezione, il sale e le carni lavorate, i zuccheri raffinati e le bevande energizzanti, i fritti e i cibi piccanti, l’alcool, il caffè o le sigarette – cioè, con i cibi e gli stili di vita che accelerano la riduzione della “proteina-colla” nel nostro organismo. Che, ricordiamo, si produce naturalmente fino ai 25 anni ma che dopo questa età rallenta, chiedendoci di “collaborare” per mantenerci in salute, forti e anche belle. 

A dare vita agli anni e non anni alla vita.

collagene

Collagene, il nostro alleato durante la menopausa

chondrovita

Parliamo di una transizione che può durare dai 5 ai 10 anni e che può causare un forte deterioramento della qualità di vita. Perché, dai muscoli e le ossa ai vasi sanguigni, questo cambiamento ormonale può generare una robusta perdita di tono e di elasticità. Di tutto il nostro corpo, e che vediamo soprattutto nella pelle.

Infatti, lo spessore del derma scende dell’1% annuo nei primi 20 anni di menopausa, ma è nei primi 5 che la donna subisce un calo pari a circa il 30%. Soprattutto in presenza di abitudini che possono accelerare l’invecchiamento cutaneo – come il fumo, l’esposizione senza protezione ai raggi solari o l’alimentazione non equilibrata.

Al di là dei cosmetici specifici, si tratta di aiutarsi dall’interno. Con almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, frutta e verdura fresca e integratori della tenuta e dell’elasticità. Cioè, della “proteina-colla“ del nostro corpo: il collagene. Meglio ancora se associato alle vitamine, presenti in integratori come Chondrovita:

  • A – che mantiene il collagene e contribuisce alla riparazione delle cellule danneggiate;
  • C – che aiuta gli aminoacidi a convertirsi in collagene;
  • E – che protegge il collagene e mantiene l’elasticità della pelle.

Dalle rughe all’osteoporosi, come funziona 

Oltre a migliorare la qualità della pelle e dei denti, dei capelli e delle unghie, il collagene si usa principalmente per lesioni o danni (anche da attività sportiva), artrite reumatoide, osteoartrite, fragilità ossea e sì: osteoporosi. La malattia ossea che nel nostro Paese colpisce circa 5 milioni di persone, delle quali l’80% donne in post-menopausa

Il collagene rappresenta un terzo di tutte le nostre proteine, ed è la struttura-portante di ossa, cartilagini, tendini e tessuti connettivi. Responsabile della nostra forza e flessibilità, riduce il rischio di lesioni e fratture – e basta pensare a quella del femore, che vede soltanto un terzo delle persone riuscire a tornare alla mobilità precedente.

Dopo i 25 di anni di età, la produzione spontanea di collagene nel nostro corpo comincia a rallentare. E, come dicevamo, alcuni fattori – come il fumo, l’eccesso di zuccheri raffinati nella dieta o la troppa esposizione al Sole – possono accelerare questo calo. 

Quale il miglior collagene idrolizzato

Essendo la molecola di collagene troppo grande per superare la “barriera” della pelle e arrivare in profondità, si usa quella idrolizzata. Divisa, cioè, con l’aiuto dell’acqua in frammenti più piccoli – chiamati peptidi – per renderla facile da digerire, assorbire e assimilare. 

Siccome parliamo di collagene proveniente da animali o pesci, il principio attivo e i peptidi di collagene idrolizzato contenuti negli integratori devono essere di altissima purezza e qualità. Soprattutto, devono garantire efficacia nella massima sicurezza.

In questo senso, uno dei più consigliati integratori certificati è il Chondrovita. Senza latticini, glutine, zuccheri, grassi e colesterolo. E che, oltre a “riparare” gli eventuali danni già presenti, stimola la produzione naturale di collagene nel nostro corpo e ci mette al riparo. Parola-chiave: prevenzione. Con sole 30 bustine per un mese – a restituirci forza e giovinezza.

#STEMyourself: al lancio la campagna ENEL

Chiamata all’azione contro gli stereotipi di genere e per le professioni del futuro

“STEMyourself, per un futuro che rispecchi i tuoi sogni”: anche quest’anno, Enel lancia una campagna in occasione della Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza, che prevede anche un digital toolkit da utilizzare nei post o come avatar social per sostenere la causa e diventarne ambasciatori.

Parliamo di una campagna che è insieme invito, incoraggiamento e Call To Action. Dopo altre diverse iniziative di Enel – come Tech Talks, Women in Tech, Girls in ICT o Leaders for a Day – che hanno visto protagoniste esponenti femminili del mondo della scienza, della cultura e dell’imprenditoria, STEMyourself intende sfatare i luoghi comuni, accorciare le distanze e, possibilmente, preparare il futuro.

Perché?

STEM è l’acronimo di “Science, Technology, Engeneering and Mathematics”, usato per indicare le rispettive discipline e i relativi corsi di studio. Ambiti che, esattamente un anno fa, in Italia registravano ancora degli stereotipi di genere – laddove le materie scientifiche, pur interessanti per il 54% delle studentesse, continuavano a essere percepite dalle stesse ragazze come “poco adatte” a loro. Eppure, l’elenco di donne che illuminano con il loro talento e ingegno settori considerati tradizionalmente maschili è lungo…

Secondo l’UNESCO, solo il 33% dei ricercatori è donna: un pregiudizio che significa non avere le competenze indispensabili per affrontare le sfide globali ed essere tagliate fuori da professioni altamente specializzate e, quindi, maggiormente retribuite. Infatti, a dicembre 2022 le donne continuavano a essere in netta minoranza nelle materie STEM – sia come studi universitari, sia come carriere. E, questo, nonostante la consapevolezza del contributo che potrebbero dare alle sfide dei prossimi 10 anni – come l’invecchiamento della popolazione, l’energia sostenibile e la diminuzione delle emissioni.

Non solo: secondo l’indagine “The future of work in Europe”, entro il 2030 verranno creati 4 milioni di nuovi posti di lavoro legati a competenze STEM – il settore con l’aumento maggiore in termini assoluti. Ma, nel 2020, l’Italia si trovava ancora agli ultimi posti in termini di occupazione femminile in queste professioni, nonostante le figure più ricercate dalle aziende (49,1%) fossero proprio le STEM.

A fine gennaio, Enel è stata confermata per il quarto anno consecutivo nell’Indice Gender Equality di Bloomberg, che misura il modo in cui le aziende promuovono l’uguaglianza di genere. Una visione e una missione che trova conferma anche, per esempio, nell’iniziativa di Enel “Back to School“, volta a sensibilizzare i giovani delle scuole superiori – e in particolare le ragazze – al valore della formazione tecnico-scientifica, proprio per contrastare gli stereotipi di genere. 

La campagna 2022 “STEMyourself – Non c’è limite al tuo futuro!” puntava a valorizzare i talenti femminili: un messaggio di empowerment, diventato virale in pochissime ore.

enel stem yourself

Quest’anno, Enel invita a sognare un futuro nelle STEM – per dare forma al domani e contribuire al futuro dell’Italia e del mondo. Perché “se puoi sognarlo, puoi farlo!”.

Aderiamo tutti. Scarichiamo il social toolkit ed entriamo a far parte del Team dei Sogni, cambiando l’immagine o la copertina del nostro profilo social con un Avatar STEMma. Sosteniamo le ragazze, e incoraggiamole a seguire i loro talenti e le loro capacità.

Il mondo che vogliamo, davvero equo e più bello, aspetta solo noi. 

ISAY_Report_BEAUTY

Il Settore del Beauty: mutamenti, trends e social strategy

ISAY_Report_BEAUTY

Nonostante la crisi economica innescata dalla pandemia e la guerra Russia-Ucraina, il settore beauty si è dimostrato tra i settori più resilienti ed i brand del comparto non hanno perso molto valore. Ciò è dovuto a due fattori: una domanda sostenuta durante il lockdown per alcune tipologie di prodotti e l’ottima performance finanziaria del settore tra il 2018 e il 2019.

Come riporta l’analisi condotta dall’agenzia iSay per il settore beauty nel mercato italiano, la stima di chiusura del 2021 parla di una crescita di oltre 6 punti percentuali, per un valore totale del fatturato superiore agli 11 miliardi e 300 milioni di euro. Come si può ben comprendere si tratta di stime da capogiro e confermano che il comparto regge agli shock economici, anche a quelli di dimensione molto importante come quelli più recenti. 

Beauty: i nuovi trend-chiave e i cambiamenti 

C’è aria di mutamenti nel settore beauty e aleggia un nuovo modo di intendere la bellezza. Per poter competere, ogni brand deve far fronte in primis a nuove sfide come la sostenibilità, l’inclusività e alla diversità. 

La fase di ripresa economica è caratterizzata dalla necessità di ridefinire le strategie aziendali e dalla sempre più diffusa necessità di individuare una strategia di corporate social responsability

I brands vincenti nel settore beauty sono quelli che hanno investito risorse in due fattori: 

  • la ricerca scientifica, al fine di migliorare l’efficacia e allo stesso tempo la sostenibilità dei propri prodotti. Ciò ha consentito alle aziende di riconvertire il proprio apparato produttivo durante l’emergenza sanitaria. Dalla produzione di make up molti brands hanno avviato la produzione di prodotti sanitari e mascherine,
  • l’aggiornamento della digital strategy, sia per ciò che concerne il brand positioning, sia per ciò che riguarda gli aspetti legati al social listening, in particolare la raccolta e l’analisi dei big data per migliorare l’assistenza alla clientela e per comprendere il sentiment dei consumatori.

Mesauda, brand milanese fondato nel 2007 da tre fratelli Buaron, ha annunciato nell’aprile 2021 la strategia di rebranding e ha cambiato logo da Mesauda Milano a Mesauda. La finalità è stata quella di rafforzare la voce del brand e i valori in cui crede fortemente. Il brand meneghino investe costantemente in ricerca e sviluppo di nuovi prodotti per poter sempre soddisfare i bisogni espliciti ed impliciti delle consumatrici. Texture innovative, nuance uniche e formule all’avanguardia caratterizzano ogni prodotto di cosmesi. 

Oggi il brand Mesauda mira a proseguire il suo percorso di rebranding, studiando una strategia di comunicazione incentrata sull’ascolto, osservazione e ricerca. Oltre ai professionisti del settore beauty, il marchio milanese mira a indirizzare i propri prodotti a un target più giovane che desidera potersi esprimere liberamente e rivelare la propria bellezza nella quotidianità.

 

Beauty: nuove preferenze e mentalità 

 

Dai dati rilevati nella ricerca, ad esempio, l’interesse online per i prodotti Beauty e Cosmesi è cresciuto nel 2020 del +40,2% sul portale italiano di Idealo, confermando un trend positivo alimentato dal settore delle vendite online e dalla crescita degli investimenti in campagne di marketing digitale, social media e influencer marketing.

La chiusura dei saloni dei parrucchieri imposta dal Governo Conte ha fatto schizzare le vendite online dei prodotti per la colorazione dei capelli del +264% nel 2020. 

La vendita online ha riguardato anche gli accessori (+86,1%), i prodotti per lo styling (+76,9%) e la cura dei capelli (+48,8%) ma anche le spazzole (+8,2%). È aumentata la vendita online dei prodotti per manicure e pedicure del 170,3%. 

Durante i mesi di lockdown, il segmento dei clienti uomini ha sperimentato nuovi look: la barba è stata una delle opzioni maggiormente apprezzate. Nell’anno dello scoppio della pandemia sono incrementate del 70,9% le vendite dei prodotti per la barba. 

Beauty: il ruolo delle piattaforme social

I brand più all’avanguardia hanno saggiamente deciso di investire in ricerca e sviluppo e attuare strategie innovative, dando vita a una moderna digital strategy, sia per ciò che concerne il brand positioning e l’advertising, sia per ciò che riguarda gli aspetti legati al social listening. 

L’obiettivo è stimolare l’interesse del consumatore verso i propri prodotti e utilizzare al meglio il mondo dei social media; questa è la chiave per mantenere il successo nelle vendite. 

Il social più interessante per i brand di bellezza rimane Instagram, la piattaforma basata sulle foto che ha lanciato nel mondo la professione dell’influencer. L’85% dei professionisti l’ha definita come uno dei loro canali più performanti. 

Seguono Facebook e YouTube, molto seguiti non solo dalle nuove generazioni. La novità poi è TikTok che dà una bella chance alle aziende per pubblicizzare e far conoscere i brand e i prodotti nel beauty. Protagonisti dell’affermazione di nuove tendenze sono ovviamente i content creator e gli influencer che riescono a stabilire un feeling autentico con il loro pubblico, tanto da influenzare larghe fette di consumatori tramite la loro reputazione.

Come sottolinea Ralph Di Segni, CEO di ISAY, «[…] Anche Facebook è stato in cima alla lista dei canali-chiave, superando YouTube. TikTok sta progressivamente acquisendo un ruolo fondamentale nella scoperta di brand e prodotti nel beauty, mentre i creator e gli influencer sono protagonisti nella creazione e diffusione delle tendenze, stabilendo connessioni autentiche con il loro pubblico e influenzandolo con la loro voce autorevole e fidata.»

Leggi il report Beauty su Isay Group

L’importanza delle caramelle gommose, la vita diventa… più dolce

HARIBO_ Caramelle gommose, Gelée, Liquirizie e non solo

Orsetti, coca cola, animali di diversa forma: le caramelle gommose Haribo sono un must have ad ogni età. Ottime come sfizio nella giornata in cui si ha voglia di un po’ di dolcezza, perfette per rallegrare ogni momento.

Le caramelle gommose, a prescindere dalla loro forma, riportano chiunque le mangi alla propria infanzia ma soprattutto a periodi spensierati, caratterizzati da felicità e bei ricordi.  Questo, però, non è l’unico motivo che continua a renderle tanto amate e gradite ad ogni età. È il loro gusto che non stanca mai, perché sempre ben bilanciato in base agli ingredienti e mai esagerato.

Che si tratti di coccodrilli morbidi alla frutta o bottiglie gommose alla coca cola, questi piccoli tesori Haribo sono delle fonti utili e veloci da sfruttare se si ha un calo di zuccheri improvviso e si è fuori casa: piccoli e facili da conservare, ricchi di gusto, possono anche essere consumati d’emergenza per far risalire il livello di glucosio nel sangue.

Il loro gusto variegato fa sì che piacciano sia agli adulti che ai bambini, che spesso prediligono quelli dalla forma più divertente. Le caramelle gommose Haribo hanno una caratteristica che non si incontra spesso all’interno dell’industria dolciaria e che i più piccoli amano follemente: non solo sono buonissime, ma sono anche divertenti da mangiare.

Non solo per la forma che può ispirare mille avventure differenti nella mente dei bambini, ma anche per la loro stessa composizione. Basta pensare alle liquirizie ripiene: chi non le ha mai gustate prima solo quelle con ripieno rosa e poi solo verde o viceversa? Chi non ha mai stappato le piccole bottiglie di coca cola?

Le caramelle gommose Haribo sono prodotti di alta qualità adatti ad ogni età perché in grado di rispondere alle diverse esigenze, anche quelle più salutiste: le caramelle gommose limone e zenzero con il loro gusto intenso possono essere un toccasana per chi ha bisogno di una spinta in più e si trova immerso nel traffico mattutino.

Gli orsetti gommosi, d’altro canto, possono rappresentare una gradevole sorpresa a qualsiasi festa: piccoli, dolci e gustosi sono forse le caramelle per eccellenza adatte per ogni occasione e, senza dubbio, sono tra i dolciumi più soddisfacenti.

Buone e belle: una combinazione magica.

Il commissario Gerard fa breccia nel cuore dei lettori: buona la prima per Lefebvre

L’autunno ormai è arrivato, la pioggia scandisce diversi pomeriggi e sere della nostra quotidianità e non c’è niente di più bello che abbandonarsi a qualche momento di relax in compagnia di un buon libro. Avete mai pensato di condividere questa passione con il vostro partner? Se la risposta è negativa, allora potreste individuarlo come mezzo interessante per scoprire degli aspetti in comune che, magari, per tanti anni avete ignorato.

Un libro perfetto per l’autunno

Leggi anche: Lefebvre, la fuggitiva

Certo, non è così facile scegliere un libro che può accompagnare le fredde e umide serate autunnali. Quando la copertina comincia a fare capolino sul divano di casa, e si comincia nuovamente ad apprezzare il calore di una buona tisana, ecco che serve un libro che abbia un animo intriso d’azione, che non faccia smettere mai di tenere alta la soglia dell’attenzione. È proprio questo il motivo per cui in tanti hanno scelto il romanzo d’esordio di Carlo Lefebvre, “La Fuggitiva”, disponibile anche su Amazon, come libro perfetto per battezzare l’autunno. Un battesimo veramente con il botto per il ben noto professore universitario che, per tanti anni, ha insegnato presso l’Università della Sapienza di Roma.

Un libro di narrativa crime, edito da Giunti, che si sviluppa per tanti luoghi diversi del Vecchio Continente e che è stata già capace di creare degli appassionati al personaggio del commissario Gerard. In fondo, questo era uno degli obiettivi di Lefebvre. Il detective non è certamente privo di difetti, così come non rappresenta la solita figura che non sbaglia un colpo che tanto andava di moda agli albori del genere giallo.

Il successo del commissario Gerard

Gerard è un uomo che è stato anche messo a dura prova dalla vita: giunto ormai a cinquant’anni, ha paura di non riuscire più a innamorarsi, deluso dalle pene d’amore che ha dovuto patire, oscillante tra una malinconia e la claustrofobia di un sentimento, quello per la sua ex compagna, che ormai non ha più ragion d’essere.

L’impatto con la solitudine non è affatto semplice per Gerard, che riesce a intuire, quasi fiutando il pericolo, quella quotidianità mediocre a cui rischia di andare incontro se riuscisse a scrollarsi di dosso il pensiero di Michelle, la sua ex compagna che, dopo tanti bei progetti di vita insieme, l’ha lasciato improvvisamente, confessandogli di amare un altro uomo.

A Gerard servono sorprese, servono gli imprevisti della vita per tornare ad apprezzare il trascorrere del tempo e per dargli un nuovo significato. Una delle poche ancore di salvezza è rappresentata dalla compagnia dei suoi amici a quattro zampe, dei trovatelli a cui ha dato una casa, ma anche dispensato tanto amore. Un personaggio che Carlo Lefebvre è riuscito davvero a delineare con successo, esattamente come è avvenuto per l’altra grande protagonista, Sarah Liman, in un confronto anche caratteriale che si sviluppa per tutto il libro fino al fatidico incontro tra i due. Così come appare molto riuscito anche il continuo contrasto tra le varie città intorno a cui si snoda il racconto, trasmettendo al lettore l’impressione di non rimanere mai fermo in un punto solo, ma di continuare a viaggiare, con le parole e con la mente. Il romanzo ideale, insomma, per rilassarsi in una fredda e piovosa serata autunnale.

L’amore e un vortice d’azione ne “La Fuggitiva”, il romanzo d’esordio di Carlo Lefebvre

Due protagonisti, una donna e un uomo.

Lei, Sahar, origini tunisine e di una bellezza disarmante, che come tante altre giovani della sua età crede ciecamente nell’amore. Ma quando si fanno delle scelte sbagliate, soprattutto in amore, il rischio è di pagare un prezzo veramente alto e di portarselo dietro per tanto, troppo tempo.

A chi non è capitato almeno una volta di prendere una decisione rivoluzionaria, cambiando vita e fuggendo dal proprio passato? È esattamente quello che succede a Sahar, al centro di La Fuggitiva, thriller internazionale, acquistabile sul sito di Giunti Editore e sulla piattaforma di Amazon, scritto da Carlo Lefebvre, dove fa il suo debutto l’affascinante commissario Gerard. Ma a volte fuggire non è sufficiente, come impara a sue spese Sahar, che paga duramente una scelta amorosa fallimentare e che per questo si ritrova in una situazione più grande di quello che avrebbe potuto pensare.

Lui, François Gerard, commissario dell’intelligence francese prossimo alla cinquantina, che adora i cani bastardini e trovatelli (ne ha due, Maigret e Dupin, ma nel romanzo ne raccoglie un terzo, Petra) e che rimpiange il grande amore della sua vita perduto per sempre. Michelle entra spesso nelle sue fantasie, quando dal vano della porta lei lo guarda ammiccante fasciata nel suo vestito rosso o quando l’immagina accoccolata sul divano con la testa appoggiata sulla sua spalla. O quando ripensa ai giorni in cui gironzolavano insieme per la Francia alla ricerca di borghi misteriosi, di osterie nascoste, di brocante pieni di centrini di pizzo e di lampade, per poi affondare nella pigrizia e nel piacere in un hotel de charme.

La storia si sviluppa lungo una serie di eventi che partono da lontano, quando nel luglio 2012 negli uffici della Seleksoft, un’azienda olandese che lavora nel campo del criptaggio di dati sensibili, viene ucciso un esperto di crittologia. Passano nove mesi e a Chatillon-sur-Marne, nello Champagne, il contabile di un priorato muore precipitando dal campanile di una chiesa. Un suicidio? Non per l’ispettore Legrand, grande amico del commissario Gerard, che si reca a Marsiglia, la città in cui è nato il contabile ad indagare. La sua indagine, però, si arresta improvvisamente in un albergo di terza categoria, freddato da un assassino.

Gerard, amico di lunga data di Legrand si getta a capofitto alla ricerca del killer dell’ispettore. Tra suspense e colpi di scena, come scrive il giornale La Nazione di Firenze in una bellissima recensione, i destini di Gerard e di Sahar si muovono paralleli senza mai intrecciarsi in una storia che, ha scritto La Repubblica, cuce “insieme a spie, misteri e inseguimenti temi attualissimi come attentati terroristici di matrice islamica, hackeraggio informatico, primavera araba e ingresso di nuovi paesi nell’Unione europea.”

Un vero e proprio intrigo internazionale, secondo il quotidiano Il Tirreno, che si snoda sull’incrocio tra le personalità e le vite di Sahar e di Gerard. Non è un caso che Lefebvre abbia prestato forte attenzione nel “dipingere” la protagonista femminile all’altezza dell’intuito e della genialità del commissario. Abile quando insegue tracce appena accennate, sexy quando la situazione le impone di sedurre e di attirare gli sguardi: “il tubino nero corto di tessuto elasticizzato che indossa non lascia nulla all’immaginazione e disegna in modo perfetto le curve del corpo.” Spregiudicata quando deve raggiungere un obiettivo che può salvarle la vita, “si avvicina e lo bacia sulle labbra, ho voglia di bere bisbiglia con voce sensuale leccandogli una guancia.”

Tra colpi di scena, citazioni colte fino alla bellissima epigrafe che chiama in causa Pirandello: «Imparerai a tue spese che lungo il tuo cammino incontrerai ogni giorno milioni di maschere e pochissimi volti” e alle descrizioni attente dei luoghi in cui si snoda il racconto, Lefebvre rende credibile e attuale questo thriller internazionale che segna il suo ottimo debutto nella narrativa.