La mamma fa arrestare il figlio per dargli una lezione, lo fareste? – Video

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Una Festa della mamma un po’ anomala la nostra, visto che ci dedichiamo ad un problema educativo partendo da un curioso fatto di cronaca. Una mamma esausta per le marachelle del figlio di nove anni lo fa arrestare per finta da una volante. Il bambino rilasciato subito dopo, promette di non essere più cattivo. Voi lo fareste?

Gli spauracchi per i bambini devono subire un’evoluzione. Necessariamente arriva il momento in cui una serie di animali e personaggi temibili, anche nella mente dei bambini diventano mansueti e affabili. Il lupo, l’uomo nero e chi più ne ha più ne metta. Il principio è quello che si fa leva sulle paure dei piccoli usando gli spauracchi come deterrente. In genere funziona, almeno per un po’.

Questa mamma americana, probabilmente era arrivata al limite di sopportazione. E c’è da capirla: è una madre single con tre figli. Si chiama Chiquita Hill, vive a Columbus in Georgia, e i suoi tre figli sono Sean di nove anni (il protagonista della vicenda), e due bambine di dieci anni e cinque mesi rispettivamente.

Le bambine non le hanno mai dato tanti problemi ma il ragazzo è difficile da tenere a bada, sia a scuola che a casa. Poi arriva il colpo di genio di Chiquita che si accorda con la polizia locale e usa gli agenti come spauracchio: se non ti calmi chiamo la polizia. Il bambino naturalmente non ha creduto alla minaccia, così come non avrebbe mai creduto all’uomo o al lupo cattivo. Ma i poliziotti sono arrivati e l’hanno ammanettato. L’hanno portato nella volante salvo poi rilasciarlo poco dopo.

Il bambino in lacrime ha promesso che non si sarebbe più comportato male. La mamma, intervistata dall’ABC News, dice di aver fatto tutto questo perché pur apprezzando la mamma di Baltimora, non vuole che sui figlio crescendo si ritrovi in brutti giri.

Voi l’avreste fatto? Quali sono gli spauracchi che funzionano con i figli? Trovate veramente educativo agire sulle paure?

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2 commenti su “La mamma fa arrestare il figlio per dargli una lezione, lo fareste? – Video”

  1. Penso che i punti di vista da cui si può guardare la questione sono diversi e fortunatamente questo può rendere le riflessione più complessa del “giusto/sbagliato”. Se consideriamo la cosa da un punto di vista “educativo” (anche qui dovremmo accordarci su cosa intendiamo per educativo), certo questa mamma violerebbe tutte le regole della pedagogia contemporanea. Ma poi mi sembrerebbe troppo facile concluderla così. C’è qualcosa, in questo punto di vista, che manca: le emozioni umane. Le relazioni sono fatte di emozioni, a volte anche estreme e violente. Tutto sta nel modo in cui facciamo i conti con queste. E certo, reprimerle e non ascoltarle, non mi sembra una strada utile. Sotto questa prospettiva, il gesto un po’ estremo della mamma potrebbe essere visto come un modo per dare voce a queste emozioni (ben diverso dal compiere azioni irreparabilmente violente). Poi certo, le emozioni non sono solo della mamma, ma anche del figlio. La questione è complessa, però insomma, sto cercando di ragionare in questo modo e spero che un po’ si capisca: le relazioni umane – e quindi anche quella madre/figlio – non possono essere comprese senza prima tenere in considerazione le emozioni più profonde che le muovono. Poi si può parlare del modo più o meno funzionale con cui le trattiamo.

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    • Grazie Eliana, l’aspetto relazionale e l’idea che la mamma possa chiedere aiuto in qualche modo è molto efficace e rende forse giustizia anche di altri gesti spesso inascoltati ma valutati soltanto per la loro spettacolarità. Grazie

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