Gender pay gap: le donne guadagnano meno degli uomini, anche in Italia

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L’Italia, quando si parla di pagare le donne meno degli uomini anche a parità di lavoro, non è seconda a nessuno. Una classifica e una ricerca dedicate al gender pay gap dimostra che non siamo messi bene, in Italia come anche in altri 33 paesi finiti sotto la lente d’ingrandimento. 

Il gender pay gap è la differenza di retribuzione maschile e femminile. Lo scollamento in termini percentuali è del 18 per cento il che vuol dire che una donna – a parità di lavoro – guadagna il 18% in meno rispetto ad un uomo. Tutto è stato messo nero su bianco da una società di consulenze, Korn Ferry Hay Group che ha somministrato dei questionari a 8 milioni di dipendenti in 33 paesi del mondo.

Sicuramente si prende nota del lavoro che fanno Regno Unito e Germania per ridurre questo gap, tuttavia la differenza resta anche quando si ricopre la stessa posizione nella stessa azienda e si svolge il medesimo lavoro. Una discriminazione che in qualche modo deve essere arginata. L’infografica dell’Economist, proposta in apertura, spiega cosa succede quando si tratta di definire uno stipendio.

Molto del gap si deve all’assenza delle donne nei posti di rilievo. In pratica le donne difficilmente ricoprono incarichi dirigenziali. Di contro beneficiano di una serie di opportunità legate alla maternità che permettono loro di avere orari flessibili e ridotti al fine di prendersi cura della casa della famiglia. Il discorso – si capisce – è estremamente generico ma ha un impatto forse sulla società del futuro. Se le donne, infatti, si trovassero a guadagnare sempre meno degli uomini, sarebbero le più esposte al rischio di povertà in vecchiaia.

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