Fisher-Price ha chiesto alle mamme come giocano con i loro bambini

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È vero che a realizzare questa indagine ci ha pensato un brand di giocattoli ma è anche vero che così Fisher-Price è riuscito a fare una panoramica sui bisogni delle mamme e dei bambini, aiutando le prime a raccontare come trascorrono e organizzano il tempo dei figli. Il risultato non è scontato. 

700 mamme con i loro figli minori di 3 anni hanno partecipato all’indagine Fisher-Price che ha cercato di capire come le mamme lavoratrici e non giocano con i figli in Italia. Gli spunti di riflessione sono tantissimi. Si può iniziare per esempio dalla differenza tra gioco libero e gioco organizzato.

Il 76% delle mamme intervistate da Fisher-Price ha detto che inizialmente organizza sempre il gioco dei bambini e soltanto dopo lascia il bambino libero di esprimersi senza intervenire sulle sue scoperte. Il 17% delle mamme, infine, dichiara di non riuscire a far giocare i bambini da soli per le continue richieste d’intervento.

Le mamme sono quasi tutte concordi nel ritenere che il bambino debba essere stimolato a giocare in autonomia e l’84% ritiene anche che il gioco libero incoraggi la creatività e la capacità di scoprire il mondo in libertà. Questi dati parlano della qualità del gioco che è ben diversa dalla quantità di tempo che le mamme dedicato al gioco con i figli.

Le mamme lavoratrici e non dicono di passare rispettivamente un terzo del tempo o il 60% delle ore che sono insieme a giocare con figli. Le mamme lavoratrici, però, ritengono di avere poco tempo a disposizione e ne vorrebbero sempre di più.

Photo Credits | Lucky Business / Shutterstock.com

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